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domenica 16 aprile 2017

LA VEDOVA

Il nero e la notte
dove la vedova avanza
e la luna si scansa
per lasciarle la scena
mentre cantano, i corvi
parole di oscena bellezza
verso i suoi seni pallidi
sotto il vestito scuro.

Sguardo sperso ed altero
al filo dell’orizzonte
laddove il mare borbotta
laddove rimbrotta i delfini
la vedova non ha pensieri
li ha lasciati in un canto
sopra i resti di un uomo
alcolizzato e violento.

Esplode sopra gli scogli
ogni goccia di sangue
dal cuore arido e spento
stretto nella sua mano
i granchi ingordi e festanti
apprezzano e si dissetano
del nettare rosso e salato
che dispensa loro la vedova.

Il nero e l’oblio
la litania delle onde
mentre la vedova siede
ad una spanna dalla risacca
gli occhi non hanno lacrime
ma una dolcezza infinita
quella di chi non ha incubi
soltanto la pace nell’anima.

  N° 3267 - 16 aprile 2017

                                          Il Custode

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