La cicala
non riesce più a frinire
avrebbe molto da dire
ma le lacrime e le parole
le sono rimaste nella gola.
non riesce più a frinire
avrebbe molto da dire
ma le lacrime e le parole
le sono rimaste nella gola.
Il vento
carezza l'erba lievemente
che si inchina con reverenza
ad annusare il profumo
che tu lasciasti sopra i prati.
In quei luoghi
io non sono più ritornato
come avrei potuto dire al cuore
di rallentare i propri battiti
per non implodere dentro lo sterno?
Ti amo
quanto io amo quella bambina
giunta dopo che tu svanisti
e che forse pagò per un lutto
del quale lei era all'oscuro.
quanto io amo quella bambina
giunta dopo che tu svanisti
e che forse pagò per un lutto
del quale lei era all'oscuro.
Mi manchi
come potrei dirlo alla luna
che ogni notte mi scende negli occhi
che mi bacia con garbo la guancia
e mi sussurra quanto eri importante.
Passerà ogni cosa
soltanto la morte è ineluttabile
nel frattempo la cicala tace
come potrei, io, convincerla
quanto comprendo il suo dolore?
N° 5449 - 28 giugno 2025
Il Custode
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