Mi colpisce e mi affonda
il dolore che s’arrampica
nel tuo sguardo perduto
a cercare miti orizzonti.
Sei il mio specchio riflesso
in una voragine profonda
giusto al centro dell’anima
che incrina il vetro e si taglia.
Come potrei mai fermare
questa tua vita che muore?
Ti ho teso la mano ed il cuore
ma non ne ho fermato la caduta.
Sicché ti offro il mio sangue
è poca cosa, lo ammetto
ma se ti riportasse il sorriso
sarebbe un sacrificio grandioso.
il dolore che s’arrampica
nel tuo sguardo perduto
a cercare miti orizzonti.
in una voragine profonda
giusto al centro dell’anima
che incrina il vetro e si taglia.
questa tua vita che muore?
Ti ho teso la mano ed il cuore
ma non ne ho fermato la caduta.
è poca cosa, lo ammetto
ma se ti riportasse il sorriso
sarebbe un sacrificio grandioso.
N° 5199 - 6 giugno 2024
Il Custode
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