Chi sei tu, principessa
appoggiata a questa notte
di lampi ed oscura tregenda?
Il tuo corpo pare un giunco
che ondeggia all’uragano
e si piega, poi si alza ancora.
Le tue lacrime fatte di acido
scavano solchi lungo il sentiero
e questo infastidisce le talpe.
Come moristi, principessa?
Giovane quanto un bocciolo di rosa
sembravi avere la vita al tuo fianco.
Affondano i piedi nel fango
le sabbie mobili ti divoreranno
e di te non resterà nulla.
La luna racconterà il tuo silenzio
ed il silenzio di chi ti ha amata
ti ha perduta e non sa darsi pace.
Sia lieve il tuo viaggio, principessa
che io non so se augurarti il paradiso
oppure la magnificenza infernale.
appoggiata a questa notte
di lampi ed oscura tregenda?
che ondeggia all’uragano
e si piega, poi si alza ancora.
scavano solchi lungo il sentiero
e questo infastidisce le talpe.
Giovane quanto un bocciolo di rosa
sembravi avere la vita al tuo fianco.
le sabbie mobili ti divoreranno
e di te non resterà nulla.
ed il silenzio di chi ti ha amata
ti ha perduta e non sa darsi pace.
che io non so se augurarti il paradiso
oppure la magnificenza infernale.
N° 5161 - 18 aprile 2024
Il Custode
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