Translate

martedì 30 aprile 2024

UNO DEGLI ULTIMI

Si avvicinò alle sbarre
e guardo al di là della gabbia
dove attraverso la fitta nebbia
ombre muovevano lentamente
alla rinfusa, senza una meta
forse senza nemmeno la vita.
 
Aveva il fucile carico
ma sperava che non servisse
sicché tacque per tutto il tempo
affinché quegli strani esseri
non si accorgessero di lui
accovacciato nel cimitero.
 
Maledetta la sua solitudine
gli aveva portato ogni cosa
adesso era uno degli ultimi
e la sua mente alla deriva
aveva perduto il raziocinio
trascinandolo nell’incubo.
 


Gli parve di sentire un frastuono
di vedere le difese crollare
e le persone, prese dal panico
fuggire ovunque esse poterono
cadde battendo la testa
e piombò in fondo alle tenebre.
 
Chissà quanto tempo trascorse
prima del suo risveglio
le figure che gli si avvicinavano
puzzavano di cane morto
la salvezza era lì a due passi
giusto all’interno della sua gabbia.
 
Si avvicinò alle sbarre
convinto di avere trovato riparo
all’interno del suo rifugio
dopo si voltò alle sue spalle
fu così si accorse che, in realtà
egli ne era rimasto all’esterno.

  N° 5172 - 30 aprile 2024

                                            Il Custode

lunedì 29 aprile 2024

DAL FIUME AL MARE

Dondoli con molto garbo
che pare la morte del cigno
e sopra le limpide acque
lascia una scia di tristezza.
 
Giusto una brezza leggera
che ti scompiglia i capelli
il resto del tuo corpo pallido
sembra essere una ninfea.
 


Diretta alla foce del fiume
distante, dove il mare ha inizio
un rivolo di sangue sfugge
alle tue labbra socchiuse.
 
E affronti le acque impetuose
adirate per la tua dipartita
nessuno sa chi tu fosti
né perché non sarai mai più.

  N° 5171 - 28 aprile 2024

                                               Il Custode

IO SONO SOLO

Io sono solo
incatenato al filo spinato
che regge la mia memoria
ferita da cattivi ricordi.
 
Se chiudo gli occhi
sento tintinnare il sangue
che esplode dalle mie vene
e crea un torrente scarlatto.
 
Ho una fotografia
che ritrae una speranza perduta
sullo sfondo ci sono i frammenti
di quello che era il mio cuore.
 


Maledetta stanchezza
scivola via dalle mie ciglia
affonda nella prima lacrima
…adesso avrà raggiunto Atlantide.
 
E resto solo
la compagnia non mi si addice
troverò il riflesso di un’ombra
e gli parlerò di ciò che fu la vita.

  N° 5170 - 27 aprile 2024

                                              Il Custode

KIMONO

Scivola come carta velina
sfiorata dalla brezza leggera
e mostra il tuo corpo stupendo
il kimono che tu indossavi.
 
Sei bella, e lo sanno gli aironi
che volano dentro il cielo terso
hai nello sguardo la spiritualità
di chi si inchina e prega il Buddha.
 


Magnificenza della tua eleganza
una danza di melodia senza tempo
che il respiro mio si adagia
come i fiori di pesco sul lago.
 
Sicché io ti osservo ogni istante
i miei occhi imparano la meraviglia
boccioli rosa sui tuoi capezzoli
e il senso di pace mi pervade l’anima.

  N° 5169 - 26 aprile 2024

                                           Il Custode

LEGGENDA DELLE MOIRE

…Mi chiamo Colto
e sono figlia di Temi
concepita insieme a Zeus
in una notte baldracca
poi ho tessuto la nascita
dell’intera umanità.
 
Filo sottile e robusto
per resistere alle cadute
e siccome assai misantropa
io mi appago del pianto
che i nascituri mortali
dedicano alla propria venuta…
 
…Io sono Lachesi
seconda delle sorelle moire
e custodisco quel filo
con garbo quasi maniacale
faccio che non si annodi
fra le maglie di intensi dolori.
 


Osservo quelle esistenze
che mi sono state assegnate
non tutte sono meritevoli
di proseguire il cammino
ma non è mia competenza
stabilire chi vive e chi muore…
 
…Il mio nome è Atropo
e sono, fra le tre sorelle
la più temuta ed odiata
poiché spetta a me il piacere
di tagliare quel filo di netto
e porre fine alla vita.
 
Sono oramai assuefatta
al dolore di chi rimane
lacrime che scorrono a fiumi
non mi potranno impietosire
che l’abitudine mi ha resa insensibile
nel dispensare la morte…

  N° 5168 - 25 aprile 2024

                                           Il Custode

TRENTA DENARI

Trenta denari
tanto costò la mia vita
che tu, o vile Giuda
avido, forse terrorizzato
svendesti ai pagani romani.
 
Dimmi, o traditore
fui forse un profeta despota?
Se così fosse, io chiedo venia
a te, a Pietro
e ai discepoli tutti.
 


Ciononostante
adesso io ti maledico
ora che le torture subite
provocano un intenso dolore
alla mia mente e alle carni.
 
Morirò sul Golgota
poiché così è stato scritto
però la delusione è assai grande
nel sapere che fu per causa tua
che credevo essermi fratello.

  N° 5167 - 24 aprile 2024

                                            Il Custode

BELLEZZA LETALE

La sua bellezza è letale
morso di un cobra assassino
che affonda i denti sul cuore
e inietta un veleno dolcissimo.
 
La perfezione di un’odalisca
che ti avvolge in una danza soave
lei si muove e tu perdi il respiro
la tua mente ansima eccitazione.
 


Nel tramonto dentro i suoi occhi
tu ti specchi e perdi il sentiero
ti ritrovi in un mondo incantato
dal quale non vorresti tornare.
 
Ti risvegli nell’inferno profondo
e non sai come ci sei arrivato
però sai che una morte appagante
è sempre meglio di una vita sprecata.

  N° 5166 - 23 aprile 2024

                                             Il Custode

NASCONDINO

Ti cerco
in questa notte scura
io so che hai paura
ma non avrò pietà.
 
Nel silenzio
ti batte forte il cuore
infame e traditore
da te mi condurrà.
 
È buio
lungo il tuo cammino
dentro il tuo destino
che presto ti sfuggirà.
 


Tu sei nascosta
ma il crepitar dei rami
ti spinge alle mie mani
il terrore ti ucciderà.
 
Adesso inciampi
e impatti il mio coltello
il sangue tuo è ruscello
che non si fermerà.
 
Senza un addio
tu muori all’improvviso
mi pento d’averti ucciso
ma non si ripeterà.

  N° 5165 - 22 aprile 2024

                                            Il Custode

domenica 21 aprile 2024

UN'ESTATE ANTICA

Ricordo un’estate antica
là, sulla sabbia di Chioggia
ed il sole che pareva pigro
stirava i suoi raggi nel cielo.
 
Non eri qualcuna da vivere
ed io non rammento il tuo nome
ma i tuoi seni erano morbidi
il tuo viso era un’onda di mare.
 
Vent’anni…e quante speranze
che il tempo si poteva sprecare
noi si guardava all’orizzonte
e c’era la luna e moltissime stelle.
 


Passavano i granchi insolenti
ad osservarci durante l’amplesso
alcuni scuotevano la testa
dopo fuggivano via scandalizzati.
 
Erano anni in cui la vita era bella
e le tristezze destinate a svanire
là, nella piazza di Padova
tu non c’eri ed io non ti pensavo.
 
Ma chissà adesso tu dove sei
lontana quanto il destino ha deciso
ma quando ripenso a quei giorni
li penso come fossero stati magia.

  N° 5164 - 20 aprile 2024

                                           Il Custode

LA MERAVIGLIA

Tu sei la meraviglia
la lacrima persa dal cielo
quando intende bagnare la terra
per vedervi sbocciare la vita
per lasciarvi un solco di poesia.
 
Sei il sentimento profondo
quello che i cantori dissero
alle dame in attesa alle finestre
dell’amore, d’un raggio di sole
in un regno fatto di tenebre.
 


Sei il silenzio sulla montagna
imbiancata dalla soffice neve
dove durante la notte giocano
i riflessi dell’aurora boreale
solo per illuminare il tuo viso.
 
Tu sei l’intera esistenza
il futuro chiuso nel portafogli
custodito con estremo garbo
perché tu mi rimanga negli occhi
affinché tu non mi sfugga dal cuore.

  N° 5163 - 19 aprile 2024

                                             Il Custode

IL MILLEPIEDI MI ASCOLTA

Il millepiedi mi ascolta
e persino nel mio silenzio
conosce ogni mio pensiero
e però tiene tutto per sé.
 
I solchi sopra i miei polsi
sono le anime che ho avuto
ma che ho barattato col nibbio
in cambio di una scheggia di notte.
 
Io vorrei che il millepiedi sapesse
che non ho ancora molto da vivere
forse giusto una decina di secoli
eppure io non lo voglio deludere.
 
Egli ha nello sguardo quell’onda
che ho perduto dalla mia tasca
all’interno vi erano mondi sommersi
e marinai, pirati e finanche sirene.
 


Ho dato un bacio all’ape
prima che morisse di inedia
a causa della puntura della vespa
non poteva più bere né mangiare.
 
Ma adesso che mi sento solo
mi affido ai racconti del millepiedi
nelle sue storie non esiste il dolore
penso che egli abbia troppa fantasia.

  N° 5162 - 19 aprile 2024

                                             Il Custode

CHI SEI, PRINCIPESSA?

Chi sei tu, principessa
appoggiata a questa notte
di lampi ed oscura tregenda?
 
Il tuo corpo pare un giunco
che ondeggia all’uragano
e si piega, poi si alza ancora.
 
Le tue lacrime fatte di acido
scavano solchi lungo il sentiero
e questo infastidisce le talpe.
 
Come moristi, principessa?
Giovane quanto un bocciolo di rosa
sembravi avere la vita al tuo fianco.
 


Affondano i piedi nel fango
le sabbie mobili ti divoreranno
e di te non resterà nulla.
 
La luna racconterà il tuo silenzio
ed il silenzio di chi ti ha amata
ti ha perduta e non sa darsi pace.
 
Sia lieve il tuo viaggio, principessa
che io non so se augurarti il paradiso
oppure la magnificenza infernale.

  N° 5161 - 18 aprile 2024

                                       Il Custode

SORRIDI SEMPRE

Sorridi sempre
il tuo sorriso stupendo
che soltanto a vederlo
mi riconcilia alla vita.
 
Di te si è innamorato
il granchio sulla battigia
che ti racconta a chiunque
vive la spuma dell’onda.
 
La luna vorrebbe carpire
il segreto della tua anima
per farsi grande al cospetto
di amanti votati al silenzio.

 
Sorridi che sei la sola
a farlo con tanta poesia
che il geco trova un pertugio
e attende sul muro il tuo arrivo.
 
Le fate, persino i demoni
siedono accanto al tuo sguardo
prendono nota e sospirano
prima che il fiato svanisca.
 
Ed io davvero non smetto
di tracciare sull’orizzonte
il filo del tuo profilo
con il suo sorriso bellissimo.

  N° 5160 - 17 aprile 2024

                                             Il Custode

QUESTA CICATRICE

È una voragine profonda
dalla quale fluisce copioso
il sangue che tu perdesti
in una mite serata di luglio.
 
Frammenti di rabbia intensa
scheggiano la mente alienata
ma come si può sopravvivere
ad un dolore così annichilente?
 
Forse esiste un dio distante
che non ha mai saputo l’amore
sicché ti ha voluto con sé
strappandoti dal mio sorriso.
 


La cicatrice sopra il cuore
non è destinata a guarire
poiché pare essere un monito
affinché io non debba più amare.
 
Adesso ha un lezzo persistente
l’incombenza di vivere ancora
una vita che non ha più senso
senza averti dentro i miei occhi. 

  N° 5159 - 17 aprile 2024

                                             Il Custode

SCONOSCIUTO

Sconosciuto ai tuoi occhi
sicché la mia anima sbiadì
e i ricordi
diventarono polvere
in balìa d’un vento violento.
 
Io seminai molte parole
ma il tempo
per nulla magnanimo
vi sputò pioggia e uragano
affogando ciò che poteva essere.
 


E lasciai
giacché non importava
e il cuore mio mi perdonò
se non fui capace di perdermi
nel tuo sogno impossibile a viversi.

  N° 5158 - 16 aprile 2024

                                            Il Custode

martedì 16 aprile 2024

STANZA DELLE MERAVIGLIE

Oltre la mia porta
nera quanto il mistero
là si nasconde il peccato
la voglia di averti mia
completamente alla mia mercé.
 
Ho tutto quello che occorre
per risvegliare i tuoi sensi
entra e svesti il tuo corpo
dagli abiti che stai indossando
dalle tue inutili inibizioni.
 
Corde, catene e cinture
qual è il gioco che preferisci?
Nella stanza delle meraviglie
tu berrai adrenalina e umiliazioni
ed appagherai i desideri di entrambi.
 


Sarai una stella cadente
come un ragno che lascia la tela
oppure una serpe che striscia
e muoverai con sensualità
fino a prostrarti ai miei piedi.
 
Cera rovente di una candela
impatta i tuoi capezzoli eretti
dopo sarà la volta del ghiaccio
che lungo il solco della tua schiena
ti provocherà brividi ed estasi.
 
Nella stanza delle meraviglie
il mio frustino ti sfiora la pelle
la tua lingua cerca il mio pene
come fonte di piacere intenso
per raggiungere insieme l’orgasmo.

  N° 5157 - 15 aprile 2024

                                          Il Custode

ANIMA NELLA PENOMBRA

Abbandonata
lei è un’anima persa
rinchiusa da sola
nella penombra
del suo dolore.
 
Dicono cose di lei
e le parole sono offensive
pare sia uno spettro
ma nei suoi lineamenti
brilla una bellezza profonda.
 


La stanza è austera
lei ne è la regina
chissà cosa attende da secoli
…un amore tramontato
o forse il ritorno alla vita.
 
Danza un soffio di vento
un ballo di estrema dolcezza
lei sorride un istante
quasi potesse ancora sentire
la luna sulla sua pelle.

  N° 5156 - 14 aprile 2024

                                            Il Custode