All’alba di una tiepida notte
quel venerdì d’un luglio antico
brezza sottile che s’arrampicava
e profumava di salsedine l’aria.
Io avevo occhi pieni di sogni
e la curiosità carpita ad un gatto
e dalla finestra la falena cantava
note ascoltate da sirene e tritoni.
Non sapevo, poiché troppo giovane
che quello era il mio posto
fino a che non ho visto il mare
e ho sentito su di me la risacca.
Nelle risate di sguaiati gabbiani
echeggiava il senso di libertà
come potevo abiurare le onde
per perdermi ai piedi delle montagne?
Quel venerdì d’un luglio antico
la città aveva scelto di avermi
non sapevo che amore sarebbe stato
fino a che io non ho visto il mare.
quel venerdì d’un luglio antico
brezza sottile che s’arrampicava
e profumava di salsedine l’aria.
e la curiosità carpita ad un gatto
e dalla finestra la falena cantava
note ascoltate da sirene e tritoni.
che quello era il mio posto
fino a che non ho visto il mare
e ho sentito su di me la risacca.
echeggiava il senso di libertà
come potevo abiurare le onde
per perdermi ai piedi delle montagne?
la città aveva scelto di avermi
non sapevo che amore sarebbe stato
fino a che io non ho visto il mare.
N° 5110 - 23 gennaio 2024
Il Custode
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