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mercoledì 31 gennaio 2024

AL NUDO AMORE

Ho adrenalina da spendere
sopra il tuo corpo in attesa
ed occhi che, come dei gechi
si arrampicano sulla tua pelle.
 
Tu sei nella mia penombra
un’ombra che attende vogliosa
sul divano, come la Maja desnuda
per travolgermi dall’eccitazione.
 
Chissà dove mai hai imparato
le parole volgari che sussurri
in un postribolo, forse tra i caruggi
o al porto dalle voci degli scaricatori.
 


Dammi, che sono pronto a ricevere
il tuo sesso con tutto il suo nettare
avrai in cambio il seme che tengo
in riserbo dentro il mio sesso turgido.
 
Solamente una luce lieve e insolente
ci scruta dalle tapparelle socchiuse
mentre io mi perdo sulla tua nudità
e dentro il mio cuore che t’ama.

  N° 5114 - 31 gennaio 2024

                                               Il Custode

SACRO RICORDO

Sei un sacro ricordo
un dolore talmente intenso
che non esiste notte
non sorge un solo giorno
durante i quali, io
non debba rimpiangerti.
 
Maledico il destino
e con esso il dio famigerato
del quale molti inventano
io vorrei solo averti al mio fianco
per poi stringerti così forte
da non lasciarti più andare.
 


Una coltre di buio profondo
adesso mi ricopre l’anima
gli occhi sono lampioni spaccati
dentro i quali entra la pioggia
gelida quanto il gelido inverno
benché io ti persi in agosto.
 
Ho abdicato, ne sono conscio
ma vivere senza vederti
è un’agonia interminabile
sicché tiro su da un sacchetto
quei pochi sogni a me rimasti
da dedicare a chi ho ancora da amare.

  N° 5113 - 30 gennaio 2024

                                               Il Custode

lunedì 29 gennaio 2024

L'IMMORTALITA'

Un tempo fra le tue braccia
ed il mio cuore
amplificherà i suoi battiti
disperderà la sua eco
verso il mare
a raccontare di te.
 
Il mondo dentro lo sguardo
e quel mondo
sembrerà mite ed immenso
tanto da posarvi i pensieri
al sicuro dalla pioggia
e da ogni preoccupazione.
 


Ti esigo nella mia vita
all’interno del viaggio
che io ho da percorrere
e qualcuno lo chiamerà amore
mentre in realtà
è la strada per l’immortalità.

  N° 5112 - 29 gennaio 2024

                                               Il Custode

domenica 28 gennaio 2024

ALBA DELLA MEMORIA

Arrivarono urlando
e dentro i camion
ci spinsero con i bastoni
io chiamavo mia madre
che, ahimè, non rispondeva.
 
Non sapevo ancora contare
né il tempo, nemmeno le lune
quello di cui però ero certo
e che ne erano trascorse poche
dacché vidi la prima luce.
 
Un viaggio al sole cocente
che picchiava sull’autostrada
e l’agonia pareva interminabile
assurdo era cercava conforto
da chi mi stava portando a morire.
 


E poi giunse la notte
quando l’autista decise una sosta
ed al buio cominciai a pensare
a sognare che fosse un sogno
e che presto mi sarei svegliato.
 
Devo avere dormito davvero
‘ché al sorgere della mattina
raggiungemmo la destinazione
e varcammo infine il cancello
che ci condusse verso il mattatoio.
 
…Arrivarono imprecando
e giù dai camion stracarichi
ci spinsero con i bastoni
un colpo alla testa e poi la morte
per noi innocenti maialini da latte.

  N° 5111 - 26 gennaio 2024

                                                  Il Custode

HO VISTO IL MARE

All’alba di una tiepida notte
quel venerdì d’un luglio antico
brezza sottile che s’arrampicava
e profumava di salsedine l’aria.
 
Io avevo occhi pieni di sogni
e la curiosità carpita ad un gatto
e dalla finestra la falena cantava
note ascoltate da sirene e tritoni.
 
Non sapevo, poiché troppo giovane
che quello era il mio posto
fino a che non ho visto il mare
e ho sentito su di me la risacca.
 


Nelle risate di sguaiati gabbiani
echeggiava il senso di libertà
come potevo abiurare le onde
per perdermi ai piedi delle montagne?
 
Quel venerdì d’un luglio antico
la città aveva scelto di avermi
non sapevo che amore sarebbe stato
fino a che io non ho visto il mare.

  N° 5110 - 23 gennaio 2024

                                                Il Custode

SOVIET

Devo fare molta attenzione
a cosa dico
a quello che penso
perché il regime ascolta e sa
riesce a leggere nella mia mente.
 
Io dissento dai loro metodi
ma quelli del Soviet lo scoprono
e mi danno la caccia
si servono dei delatori
lurida razza infame e bastarda.
 
Stramaledetti bolscevichi
si fingono compagni del popolo
per accrescere il proprio potere
eliminare la proprietà privata
e schiavizzare chiunque.
 


Se soltanto loro mi trovassero
mi manderebbe ai lavori
in balìa del gelo invernale
a perire durante la marcia
o per l’inedia, oppure gli stenti.
 
Non esiste alcun rifugio
dentro il quale io possa fuggire
che i comunisti mi stanerebbero
per condannarmi alla morte
infine alla damnatio memoriae.

  N° 5109 - 22 gennaio 2024

                                                 Il Custode

SPACCIATORI DEL NULLA

Sono il nulla assoluto
eppure creato ad arte
per irretire le masse
per compiacere gli stolti.
 
Spacciatori dell’effimero
venduto però a caro prezzo
essi non hanno coscienza
ma bramosia per il denaro.
 


Vivono come parassiti
grazie a seguaci senza intelletto
che ne emulano le gesta
ne ascoltano i consigli insulsi.
 
E però sono scaltri
hanno compreso la gente
sicché possono manipolarla
ed accrescere il proprio potere.

  N° 5108 - 20 gennaio 2024

                                            Il Custode

UN'IDEA FOLLE

Il tuo nome era inciso
sopra ad un loto
accanto a una lapide
ed i santi
finanche i demoni
posavano un fiore
ed una lacrima lieve.
 
Ogni tanto volavano
ceneri dei tuoi pensieri
verso le nuvole
incontro al cielo
ed i corvi tossivano
il dolore insopportabile
della tua giovane morte.
 


Abitavi il mio cuore
l’anima già ti apparteneva
fingevo di non ricordare
ma le farfalle
persino i coleotteri
sedevano sulle mie dita
e mi raccontavano di te.
 
Non so dove andasti
né perché non ti seguii
e però nel mio vuoto
seminai sassolini
e briciole di stupide speranze
quasi tu potessi tornare
ma era un’idea folle.

  N° 5107 - 16 gennaio 2024

                                               Il Custode

martedì 16 gennaio 2024

INELUTTABILE

Questo foro nell’anima
è la mia maledizione
spazza via, travolte dal sangue
la mia infanzia
l’amore per l’esistenza.
 
Ho viaggiato oceani
e onde di solitudine
da qualche parte era un’isola
ma io, smarrita la bussola
non sapevo come raggiungerla.
 
Avrei voluto
e non so dire che cosa
però, sotto la luna di luglio
volevo guardare negli occhi
lo sguardo della salsedine.
 


Ho con me un gatto
ed un sorriso infingardo
d’altronde non è facile dire
quanti pugni m’ha dato il destino
quanti io ne ho restituiti.
 
Sicché affondo le dita
nel sacchetto delle illusioni
accetterò quella che capita
come fosse ineluttabile
quanto la vita, come la morte.

  N° 5106 - 13 gennaio 2024

                                               Il Custode

LA ZONA SCURA

Sento odore di disperazione
provenire dalla zona scura
le pareti trasudano grida
di chi ha perso la propria ragione.
 
Mi arrampico come un geco
dove sembra che inizi il cielo
se soltanto raggiungessi la cima
forse vedrei un mondo che vive.
 
Ho paura di non riuscire
a confondermi dentro la notte
sono un’ombra, e come tale
non ho forma di alcuna materia.
 


Nessuno è mai sopravvissuto
al tentativo di sfiorare il sole
non Icaro, con le sue ali di cera
né il prometheus perso nella galassia.
 
Da qualche parte, nelle fognature
galleggia la mia ultima vita
i ratti ne hanno fatto un banchetto
i resti cercano la via verso il mare.
 
Ogni visione di inquietudine
si affaccia dentro il mio sguardo
adesso che faccio parte anche io
di chi ha perso la propria ragione.

  N° 5105 - 11 gennaio 2024

                                                  Il Custode

ACCENDO LA LUCE

Accendo la luce
sperando che te ne vada
tu, incubo terrificante
che nasce dalla mia mente.
 
La falena è d’accordo
a lei piace giocare
ad urtare la lampadina
e bruciarsi col suo calore.
 



Tu sospiri nel buio
sei un essere perverso
la tua forma è così orripilante
da terrorizzare persino il ragno.
 
Cosa pretendi da me?
La mia anima o solo la vita?
Qualunque cosa tu voglia
di certo da me non l’avrai.
 
Però io mi arrendo
sopraffatto dalla paura
il mio cuore adesso esplode
e tu vinci la tua battaglia.

  N° 5104 - 9 gennaio 2024

                                              Il Custode

ENEA (UN EROE DIMENTICATO)

Sfuggito alle fiamme
alla morte, alla distruzione
lungo i cunicoli della mia città
ho condotto il popolo in salvo.
 
Ogni cosa era perduta
così fu per Priamo e per Ecuba
finanche la statua di Athena
si frantumò al suolo di Ilio.
 
Ho ricuperato i superstiti
scampati alla furia degli achei
e sulle navi, sopra l’Egeo infuriato
abbiamo raggiunto una nuova Patria.
 
Quella un giorno divenne l’Italia
lungo il Salento, poi ancora per mare
in fuga dai ciclopi sparsi sulle montagne
che volean banchettare con la mia gente.
 


Ed arrivammo in Trinacria
attraversando il Mediterraneo
per non cadere nelle grinfie mortali
di Scilla e Cariddi, mostri assai malvagi.
 
Ma furono, ahimè, le temibili arpie
a strappar la vita alla mia sposa Creusa
ed io la rimpiango ogni giorno che sorge
la porto nei sogni durante la notte.
 
Adesso do vita ad una nuova stirpe
che tramanderà la caduta di Troia
racconterà di Enea, eroe dimenticato
‘ché la memoria è un effimero dono.

  N° 5103 - 9 gennaio 2024

                                            Il Custode

MORSI

È questo il tuo orgasmo
morsi leggeri nelle mie carni
e sguardo smarrito nell’eccitazione
d’improvviso io perdo il senno
la mia mente pare una girandola
sferzata dal vento forte dell’estasi.
 
Fai dei miei sensi ciò che desideri
fa’ quello che dice la tua follia
vienimi sopra, implodimi dentro
io sono oramai alla tua mercé
un prigioniero dentro la gabbia
che non implora la libertà.
 


Sanguina e brucia la pelle
le cicatrici che sbocceranno
saranno il tuo trofeo, il premio
alla tua passione da postribolo
alla tua voglia talmente indecente
da imbarazzare perfino il demonio.

  N° 5102 - 7 gennaio 2024

                                             Il Custode

IL DIAVOLO

Hai scelto la mia anima
quale errore madornale!
Adesso arranchi nel buio
fra peccatori che imprecano
e maledicono se stessi.
 
Ti credevi il più grande
quanto il dio che ti esiliò
tu, abituato al cielo dell’Eden
adesso dentro le tenebre
scopri cos’è la dannazione.
 
Un angelo caduto in disgrazia
risorto dalle tue stesse ceneri
nel più profondo degli inferi
e salito fino alle sue pendici
pretendi di avere la mia vita.
 


Non sei che un povero diavolo
tronfio senza alcuna ragione
adesso condannato all’oblio
in un anfratto in mezzo alle fiamme
tu regni in un regno di ombre.
 
Tu, portatore di luce
maledirai la tua immortalità
quando, messa da parte l’arroganza
scoprirai che la tua paura più grande
è capire che io non ho paura di te.

  N° 5101 - 5 gennaio 2024

                                              Il Custode

lunedì 15 gennaio 2024

AL COLLASSO

Si sgretolano le menti
nutrite di sola violenza
e la civiltà vi si accascia
ed implode su se stessa.
 
Questa odierna società
ha sdoganato la violenza
ed uccidere diventa un gioco
nel quale vince il più crudele.
 
Ma non passerà molto tempo
ed i nodi verranno al pettine
ed i malvagi, ed i più deboli
diventeranno carne da macello.
 


Sarà la legge del taglione
oppure quella del più forte
sebbene riuscirà a sopravvivere
solamente chi è in grado di pensare.
 
Dunque addio al nostro mondo
oramai prossimo al collasso
il futuro è già segnato
e non contempla la nostra presenza

  N° 5100 - 4 gennaio 2024

                                                Il Custode

DOMANDARONO DI TE

Domandarono di te
ed il cielo mise il broncio
vomitò pioggia e vento
a spettinare l’erba sui prati.
 
E le cicale cercarono scampo
sotto le pietre, in cima agli alberi
nessun posto era sicuro
dalla furia della tempesta.
 
Domandarono alla notte
che però non volle rispondere
la troppa sofferenza da ricordare
le avrebbe fatto implodere il cuore.
 


Giovani talpe, anziane formiche
in balìa di un torrente profondo
onde di pianto e di disperazione
a sommergere sorrisi sbiaditi.
 
Domandarono al silenzio
il solo che avesse una risposta
echi di lamenti si diradarono
poiché inutili quanto le preghiere.
 
Poi furono soltanto le falene
che impietosite da tanto dolore
con lieve cinismo mi confessarono
che quello era il tuo ultimo addio.

  N° 5099 - 3 gennaio 2024

                                              Il Custode