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martedì 17 ottobre 2023

LO SBUFFO DEL VENTO

Si inchinarono i giunchi
sotto lo sbuffo del vento
acque salmastre, increspate
navigavano in maniera confusa
sulla superficie della palude.
 
Non era Ophelia sopra le onde
ciononostante era bellissima
che i moscerini presi d’amore
la adulavano con molta eleganza
per poi planare a baciarle il viso.
 
In mezzo alla tifa poche libellule
volteggiavano come comari
che si preparano alla litania funebre
le loro forme davanti alla luna
sembravano lacrime perse dal cielo.
 


Chissà quando fu che lei cadde
si domandarono ragni e coleotteri
soltanto i lucci la videro scivolare
ma per rispetto e per discrezione
mantennero per se stessi il segreto.
 
Il suo nome che fu inciso sul legno
adesso è meta di pellegrinaggio
di chi l’ha saputa come una leggenda
che cullata da una giovane ninfea
infine raggiunse il regno dei morti.

  N° 5053 - 16 ottobre 2023

                                                Il Custode

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