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domenica 31 dicembre 2023

FUGA DELL'ANGELO

Non è che una menzogna
questo mondo artefatto
questa bontà di facciata
lo stesso Iddio
che sa vendersi bene.
 
Mi sento spaesato
frastornato dalla delusione
e i sorrisi dispensati
al mio arrivo tra la folla
mi irritano all’inverosimile.
 


Io non riesco
osservo questo paesaggio
e mi viene un groppo in gola
poiché davvero avevo creduto
che il paradiso fosse reale.
 
Sicché me ne vado
maledico i santi e gli schiavi
che si crogiolano nella falsità
perché io, qui
non ho nessuna ragione di essere.

  N° 5096 - 29 dicembre 2023

                                                   Il Custode 

SILENZIOSAMENTE

Adesso, dentro il silenzio
ritorno ad essere vivo
e lucido la mia corazza
di un nero talmente lucente
da accecare chi osa guardare
nel fondo della mia anima.
 
Ho dato istruzioni al ragno
che tesserà una tela intricata
da imprigionare i pensieri
che in fuga dalla mia mente
tramuterebbero in suoni
sulla punta delle mie labbra.
 


Ho scritto alla falena gitana
parole che non sa decifrare
sicché manterrà il segreto
che svernava dentro lo scrigno
giusto al centro del petto nudo
dove dicono che dimori il cuore.
 
L’enigma che svelò la sfinge
balena dentro il mio sguardo
non c’è altro che io potrei dire
nessun posto in cui stare meglio
se non nella fanghiglia gelida
del dolore che io vinsi ai dadi.

  N° 5095 - 26 dicembre 2023

                                                   Il Custode

UN NERO PENSIERO

Egli pensò
ed i pensieri, come falchi
planavano nel cielo oscuro
veloci, a carpirgli la vista.
 
Il naso colava
ricordi di denso catrame
che egli non ricordava
quand’è che li aveva perduti.
 
Sicché tacque
però scrisse in un taccuino
il nome di chi salutare
ma non rammentava nessuno.
 


E non pianse
a cosa sarebbe servito?
Strinse fra le braccia la vita
come se la amasse davvero.
 
E volò via
senza pianificare il suo viaggio
nessuno lo vide tornare
a nessuno importò veramente.

  N° 5094 - 26 dicembre 2023

                                                    Il Custode

domenica 24 dicembre 2023

HELENA NEL CAMPO

Le urla dei bambini
che giocano e non sanno
che dietro attende la torre
ed è pronta ad inghiottirli.
 
Helena li osserva
al di là della recinzione
cuore ruvido e ogni spenti
‘ché sa cosa sarà il destino.
 
I soldati avranno un’anima
o sono marionette perdute?
Uccidere è soltanto un mestiere
che svolgono con molto zelo.
 


Laggiù, al campo numero tre
le persone sono come formiche
e corrono dirette in lungo e in largo
dove pensano che sia la vita.
 
Helena li osserva
dalla cima dell’alto comignolo
e davvero non le importa più nulla
adesso che lei è diventata cenere.

  N° 5093 - 18 dicembre 2023

                                                 Il Custode

HUMANA

<<…Io spendo sogni
coltivo silenti emozioni
ma se pure io le vivessi
non imparerei il loro nome…>>
 
Lo disse con un filo di voce
che nessuno la comprese
né ascoltò il suo lamento
diventato brina dei campi.
 
Sotto un sole lieve
seduta sulla riva del fiume
lei componeva di getto
parole come foglie di tea.
 


Si fermavano api e coleotteri
ammaliati dalla sua grazia
e poi ragni sulle sue gambe
leggere più delle nuvole bianche.
 
Un anziano falco racconta
che benché fosse umana
lei era la più bella mai vista
una meteora dentro l’oscurità.
 
Adesso, a distanza di secoli
le libellule ancora ne parlano
e asseriscono che lei sia morta
ma in realtà ha mutato la pelle.

  N° 5092 - 13 dicembre 2023

                                                   Il Custode

CASA DI HANNA

Lei non vive più qui
forse tra queste stanze
è solamente la sua ombra
che vaga senza una meta
quasi cercasse ancora la vita.
 
Ogni tanto si muove, la tenda
forse per via del vento
o magari è il sospiro di lei
che non ritrova la pace
e che rimpiange il suo mondo.
 
Certo non voleva morire
uccisa da un criminale
un disadattato e bastardo
entrato dalla finestra
affamato di denaro e di sesso.
 


Sul pavimento della cucina
ancora le macchie di sangue
e più in là, nel corridoio
l’inutilità delle sue lacrime.
 
Lo hanno preso e rilasciato
il suo fottuto assassino
una belva giunta dall’Africa
difeso da un infame avvocato
liberato da un giudice indegno.
 
Lei non vive più qui
non vuole più farlo nessuno
poiché nella casa di Hanna
c’è ancora il persistente odore
del terrore, e poi della morte.

  N° 5091 - 10 dicembre 2023

                                                   Il Custode

IO SONO LA DISTRUZIONE

Scendo come una pestilenza
ad infettare i mari e le montagne
e nessuno, fra le terre ed il cielo
può sfuggire alla maledizione
che dispenso con un solo sguardo.
 
Sono l’uomo, e non è certo un vanto
poiché produco catastrofi e morte
e schiavitù, e ancora mattanze
che se è vero che Dio m’ha creato
ha commesso un imperdonabile errore.
 


Che la Storia abbia pietà di me
io, distruttore per vocazione
abito un mondo dalla immensa bellezza
e che sono stato capace di annientare
in virtù della mia stupidità.

  N° 5090 - 9 dicembre 2023

                                                 Il Custode

STAGIONE DELLA DECADENZA

Il gelo è ovunque
nei corpi e nelle menti
che sembra morire persino
il senso dell’esistenza.
 
Questa stramaledetta stagione
pare uno schiaffo sull’anima
il freddo ti afferra le ossa
ne crea frammenti ghiacciati.
 


Nulla assomiglia alla vita
non l’aurora che sfiora le onde
né il cianciare delle api
durante l’amplesso con i fiori.
 
Neve e parole di brina
si sciolgono simili a lacrime
e in questa moria d’inverno
la natura cade in decadenza.

  N° 5089 - 8 dicembre 2023

                                                    Il Custode

RACCONTA CHI NON HAI AVUTO

Racconta chi non hai avuto
quelle ombre dentro lo sguardo
che avresti voluto amare
ma che il fato
oppure un dio di dubbia fama
strapparono ai tuoi ricordi.
 
Descrivili come nei sogni
poiché non sono altro
scava a fondo 
in fondo al tuo cuore
per immaginarne le voci
e sentire il loro profumo.
 


Ti accontenti di fantasie
giacché, anche volendo
quell’abbraccio mai accaduto
resterà soltanto un rimpianto
qualcosa che non hai vissuto
e che non riesci più a inventare.
 
Però sono parte di te
sangue del sangue sputato
da chi ti ha generato
e nessun fato
nessun dio di dubbia fama
potranno rubarli dalla tua anima.

  N° 5088 - 6 dicembre 2023

                                                   Il Custode

SCATOLA MAGICA

Sono intrappolato qui
chiuso dentro la scatola
con lo scenario che muta
ad ogni luna, ad ogni sole.
 
Vorrei trovare l’uscita
ma non riesco, fra queste pareti
che ruotano in continuazione
e mi fanno perdere la direzione.
 
Dovrei seguire la mosca
lei sa sempre come fuggire
vola, ed io non so dove
al suo ritorno odora di libertà.
 


Se solo trovassi una finestra
potrei infrangerne i vetri
ed attendere il momento giusto
per saltare via da questa prigione.
 
Però il ragno mi scaccia
lo stupido è davvero convinto
che io voglia rubare il cadavere
della farfalla che ha ucciso.
 
Ma gli avvoltoi mi osservano
da un cielo di denso catrame
sicché, rassegnato, io comprendo
che terminerò qui i miei giorni.

  N° 5087 - 2 dicembre 2023

                                                 Il Custode

DAL NULLA

Giunse dal nulla
da un orizzonte ghiacciato
mentre la gente, stupita
osservava l’aurora boreale.
 
Aveva uno strano odore
lo stesso della paura
ma tutti, con il naso all’insù
non vedevano né annusavano.
 
Se fosse stata luminosa
avrebbe abusato del cielo
e negli occhi delle persone
sarebbe balenato il terrore.
 


Lo compresero i gatti di strada
persino le falene notturne
le talpe scavarono a fondo
fino al regno delle formiche.
 
Sicché si sciolsero i ghiacci
a causa del grande calore
il forte susseguente boato
svegliò ognuno dal proprio torpore.
 
E tutti si meravigliarono
pensando ad una nuova stagione
ma fu tardi quando compresero
che in realtà era l’apocalisse.

  N° 5086 - 1° dicembre 2023

                                                 Il Custode

giovedì 30 novembre 2023

FRA I TUOI SENI

Hanno un buon odore
di latte e di vaniglia
sicché io ritorno bambino
e li succhio con avidità.
 
Enormi simili ad isole
rigogliose ed inesplorate
io non so da dove iniziare
ma so dove intendo arrivare.
 
Aristocrazia da postribolo
io perdo ogni inibizione
mentre si adagia il mio pene
nel solco fra i tuoi seni.
 


Io sondo i tuoi capezzoli
ne accarezzo la grezza areola
il mio seme è pronto ad esplodere
ad inondare tutto il tuo viso.
 
Però voglio sentirti venire
e le mie dita scendono
si insinuano fra le tue cosce
e laggiù vi trovano l’Eden.

  N° 5085 - 30 novembre 2023

                                                     Il Custode

martedì 28 novembre 2023

IL PAESE DEI NON-MORTI

Osservali
sono involucri inutili
hanno l’incedere lento
però se li guardi negli occhi
il terrore ti tradirebbe
e non riusciresti a fuggire.
 
Hanno creduto
ai media, persino ai politici
adesso sono dei non-morti
e tu ripensi a tutte le offese
con le quali ti hanno insultato
eppure non riesci a gioire.
 


Non torneranno
sono individui perduti
sbavano e si orinano addosso
chissà se provano rabbia
per la loro stupida idea
di un mondo che era utopia?
 
Salutali e uccidili
regala loro la pace
sono persone che hai amato
e che rimpiangerai a lungo
ma hanno scelto il loro destino
cercando di porre fine al tuo.

  N° 5084 - 27 novembre 2023

                                                  Il Custode

QUANTI SILENZI

Quanti silenzi taciuti
per la dignità del dolore
che pure rimane là
appeso sopra gli occhi
e se tramuta in lacrima
tronca il tuo respiro flebile.
 
Che hai l’anima in pezzi
frammenti che non ricomponi
nemmeno se incontri sorrisi
che paiono raggi di luna
neppure se ascolti parole
capaci di sciogliere il ghiaccio.
 


Lo sguardo alla finestra
la mente ai giorni lontani
non tornerà più quel tempo
non hai forza, non hai fantasia
per costruirne dell’altro
sicché ti adagi sullo sconforto.
 
Leggi il tuo libro ingiallito
ascolta quel vecchio vinile
il cuore diventa tumulto
di emozioni che si contraggono
e mentre la tua sedia cigola
di colpo la tua vita si ferma.

  N° 5083 - 22 novembre 2023

                                                   Il Custode

SIGNORA ALL'INFERNO

È diretta all’inferno
in cerca di un piccolo amore
e porta con sé un sorriso
col quale circuire il demonio
è diretta e non intende fermarsi
‘ché la vita non è più il suo posto.
 
Ha soppesato con cura
le parole da dire a Caronte
le fiabe da raccontare al bambino
che lo attende oltre la notte
ha soppesato e dopo taciuto
‘ché contava soltanto abbracciarlo.
 


Ci sono sospiri oltre i silenzi
che potrebbero incutere paura
eppure a lei non importa
giacché vuole soltanto arrivare
ci sono sospiri che riconosce
‘ché lei non aveva mai scordati.
 
…Chissà come è andata la storia
nei gironi dai ghigni satanici
laddove ancora si ode la eco
delle lacrime da lei seminate
chissà…ma il finale è superfluo
‘ché è di libera interpretazione.

  N° 5082 - 22 novembre 2023

                                                 Il Custode

mercoledì 22 novembre 2023

LE COLPE DEL FIGLIO

Adesso è troppo tardi
per dire che non immaginavi
che non potevi sapere
come sarebbe andata a finire.
 
Ma le colpe del figlio
sono quelle che tu hai seminato
tu, che per sola ignoranza
lo hai lasciato allo sbando.
 
Nessuna empatia da condividere
né il rifiuto da metabolizzare
allevato nell’edonismo
non gli hai insegnato alcun valore.
 


Lo hai educato al possesso
crescendolo senza spiegargli
che nella vita nulla ti è dovuto
e il diniego spesso è essenziale.
 
Sicché egli si è perduto
smarrito in un girone infernale
nessuna nozione del rispetto
o distinzione fra il bene ed il male.
 
Non esistono giustificazioni
né per te, né per la tua prole
che è stato soltanto sperma sprecato
sull’altare del tuo egoismo.

  N° 5081 - 21 novembre 2023

                                                    Il Custode

FAVELAS

Abito le favelas
dove respiro miseria
e la delinquenza divampa
come fiamma che cova
sotto una coltre di cenere.
 
Rubo, non mi faccio scrupoli
se occorre ammazzo perfino
pur di guadagnare denaro
venderei l’anima al diavolo
d’altronde qui non mi servirebbe.
 
Mi danno la caccia
gli sbirri e finanche i soldati
sono pagati per spararmi
senza fare alcuna domanda
fra le strade e le fatiscenti baracche.
 


Ho le mani lerce
di sangue e di sogni strappati
sono quelli delle mie vittime
di quei turisti facoltosi e stupidi
che si addentrano nella baraccopoli.
 
Abito le favelas
ed è qui che io morirò
forse domani, forse già oggi
ma in fondo la mia non è vita
nulla che io debba rimpiangere.

  N° 5080 - 20 novembre 2023

                                                   Il Custode