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mercoledì 22 novembre 2023

FAVELAS

Abito le favelas
dove respiro miseria
e la delinquenza divampa
come fiamma che cova
sotto una coltre di cenere.
 
Rubo, non mi faccio scrupoli
se occorre ammazzo perfino
pur di guadagnare denaro
venderei l’anima al diavolo
d’altronde qui non mi servirebbe.
 
Mi danno la caccia
gli sbirri e finanche i soldati
sono pagati per spararmi
senza fare alcuna domanda
fra le strade e le fatiscenti baracche.
 


Ho le mani lerce
di sangue e di sogni strappati
sono quelli delle mie vittime
di quei turisti facoltosi e stupidi
che si addentrano nella baraccopoli.
 
Abito le favelas
ed è qui che io morirò
forse domani, forse già oggi
ma in fondo la mia non è vita
nulla che io debba rimpiangere.

  N° 5080 - 20 novembre 2023

                                                   Il Custode

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