Come un granchio di sabbia
correva veloce, il pensiero
e fuori, in mezzo alla notte
si perdevano antichi ricordi
e stupide parole d’amore.
Incespicavano, le stelle
sopra le proprie lacrime
e chissà se la luna si avvide
di quel dolore fatto di chiodi
disseminato lungo il cielo oscuro.
Nella penombra della strada silente
qualcosa che pareva essere un uomo
nemmeno i gatti avevano tempo
per fermarsi sopra quel ponte
ad osservare i vecchi lampioni.
Persino le acque del fiume
erano calme e un poco svogliate
eppure il fondo era profondo
che nessuno avrebbe trovato
quel manichino senza più emozioni.
Fu soltanto un attimo e spiccò il volo
dentro quel letto di umido ghiaccio
poiché l’autunno non colse l’attimo
e continuò a sputare i suoi sospiri
come fossero di una gelida mano.
Furono istanti simili a secoli
‘ché la clessidra parve inceppata
però il respiro non sapeva nuotare
e lo lasciò solo dentro il silenzio
a dire addio alla propria esistenza.
N° 4270 - 30 novembre 2020
Il Custode
correva veloce, il pensiero
e fuori, in mezzo alla notte
si perdevano antichi ricordi
e stupide parole d’amore.
sopra le proprie lacrime
e chissà se la luna si avvide
di quel dolore fatto di chiodi
disseminato lungo il cielo oscuro.
qualcosa che pareva essere un uomo
nemmeno i gatti avevano tempo
per fermarsi sopra quel ponte
ad osservare i vecchi lampioni.
erano calme e un poco svogliate
eppure il fondo era profondo
che nessuno avrebbe trovato
quel manichino senza più emozioni.
Fu soltanto un attimo e spiccò il volo
dentro quel letto di umido ghiaccio
poiché l’autunno non colse l’attimo
e continuò a sputare i suoi sospiri
come fossero di una gelida mano.
Furono istanti simili a secoli
‘ché la clessidra parve inceppata
però il respiro non sapeva nuotare
e lo lasciò solo dentro il silenzio
a dire addio alla propria esistenza.
N° 4270 - 30 novembre 2020
Il Custode
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