Sei ancora quel lieve sibilo
sputato dal vento caldo
dentro la notte che stride
e piange sangue di stelle.
Tu sei dipinta a pastello
dove la luna fa smorfie
e ricama sopra le onde
luci che nutrono i pesci.
Per questo io credo in te
quando calpesto la sabbia
ed alle mie spalle mi spia
il faro che fotografa il mare.
Mi illudo di averti vista
alle radici della mia anima
con il sorriso e il pugnale
ad attendere il mio ritorno.
Io non so dove muovere
ovunque è il tuo viso severo
le briciole sopra le labbra
sono i baci che non seppi mai.
Forse perché tu fosti finzione
recitata da un cuore perduto
che nonostante le suppliche
non intende ritrovare la pace.
sputato dal vento caldo
dentro la notte che stride
e piange sangue di stelle.
dove la luna fa smorfie
e ricama sopra le onde
luci che nutrono i pesci.
quando calpesto la sabbia
ed alle mie spalle mi spia
il faro che fotografa il mare.
alle radici della mia anima
con il sorriso e il pugnale
ad attendere il mio ritorno.
ovunque è il tuo viso severo
le briciole sopra le labbra
sono i baci che non seppi mai.
recitata da un cuore perduto
che nonostante le suppliche
non intende ritrovare la pace.
N° 4261 - 4 novembre 2020
Il Custode
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