Tu fosti un
antico amore
quando eravamo ancora bambini
e per le vie della città
la macaia ci troncava il respiro
eppure avevamo mille pensieri
da gridare verso le cancellate.
Nel frattempo
tu mi stringevi
quando, giù, dall’alessandrino
arrivarono tribù di mandrogni
forse sinti, oppure saraceni
e si fermarono al campo nomadi
mentre noi ne avevamo paura.
Dal mare di
gabbiani e riflessi
si avanzava l’aria rovente
fu per questo che sopra la sabbia
si posarono i nostri vestiti
il sesso noi lo pensammo a lungo
ma farlo fu una magia improvvisata.
I vecchi
marinai, sulle banchine
intrecciavano le reti da pesca
mugugnavano in dialetto stretto
ma sorridevano de nostri visi
fatti di sogni ed ingenua speranza
da raccontare agli spifferi d’aria.
Odore
bellissimo di menta e limone
dai giardini della Genova borghese
e crose ripide da salire di corsa
per dimostrare chissà che cosa
forse che tu fosti un primo amore
ma io ricordo a malapena il tuo nome.
N° 3325 - 27 settembre 2017
Il Custode
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