Respiro
lo faccio con parsimonia
giacché l'aria è veleno
i sogni maleodoranti disillusioni.
lo faccio con parsimonia
giacché l'aria è veleno
i sogni maleodoranti disillusioni.
Le mie radici
seccano e si rattrappiscono
poiché non c'è più acqua
che riesca a dissetarle.
Si spenge il sole
il cielo diventa plumbeo
i pochi e testardi gabbiani
stanno al vento sopra le bitte.
I miei polmoni
sono otri dalle molte perdite
e tutto ciò che io respiro
fuoriesce e si perde fra i monti.
sono otri dalle molte perdite
e tutto ciò che io respiro
fuoriesce e si perde fra i monti.
Sono mortificato
per avere sprecato i miei anni
a rincorrere delle utopie
che non avevano alcun profumo.
Comunque respiro
non so per quanto tempo ancora
se la clessidra presto si frantumerà
lo vorrà il destino, o forse il mio dolore.
N° 5557 - 4 ottobre 2025
Il Custode

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