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venerdì 31 ottobre 2025

IO TI MANGIO IL CUORE

Ritorno alla vita
e ti aspetto nel buio
nella notte che sorge 
con la luna che dorme
tu non puoi nasconderti 
ti tradisce il respiro. 

Tu perlustri le tenebre
vuoi colpirmi alla testa 
ma io ti ho imparato 
ho osservato i tuoi gesti
sicché faccio silenzio
non sfuggirai al mio agguato. 

Sei un cacciatore di morti
che ancora calcano il mondo 
io non ho più intelletto 
soltanto una grande memoria 
e sono affamato di vita
quella che tu possiedi.
Seppure provi tu non riesci
a muoverti senza fare rumore
sarai preda, non più predatore
diventerai come io sono
in fuga da qualcuno che, come te
si divertirà a farti saltare il cervello.

Ed ecco che ti prendo alle spalle 
ti mordo il collo e la faccia
tu non riesci a reagire
sicché crolli sul pavimento 
con le dita io ti apro lo sterno
e finalmente ti mangio il cuore.

 N° 5590 - 31 ottobre 2025

                                      Il Custode 

SONO FATTO DI TE

Sono fatto di te
di erba e di marijuana
qualcosa che mi inebria 
e mi conduce al nirvana.

Vivo per il tuo amore
me lo dico in silenzio 
scandendo bene i pensieri
per convincerti che io li penso.

Lo scrivo sopra il parquet 
con le molliche di pane
passa una gazza e le ruba 
e impara l'arte di amare.
La scienza non sa spiegare
di quale alchimia si tratti
se dentro le iridi e gli occhi
non brilla che la tua immagine. 

Tu che oramai sei droga
che circola nelle mie vene
il sangue mio ne è appagato 
la mente ancora di più. 

D'improvviso torna la gazza
riporta indietro il maltolto 
e domanda del nostro segreto
ma appartiene a noi solamente.

  N° 5589 - 30 ottobre 2025

                                       Il Custode 

mercoledì 29 ottobre 2025

...ED IMMAGINO

Chiudo gli occhi
ed immagino
le tue labbra
il tuo intenso calore.

Seduto e in attesa
vicino alle onde
si alza il vento
porta il tuo profumo.

Tu non ci sei
sei là nel tuo mondo
io so che tornerai
ma mi manchi sempre.
Un raggio di sole
sulla nostra sabbia
trafigge le nuvole
forse è il tuo sorriso.

Sicché aspetto
che passino i giorni 
per vederti ed averti
sulla pelle e nel cuore.

Mi manchi sempre
ma so che tornerai
allora io chiudo gli occhi 
...e ti immagino.

  N° 5588 - 29 ottobre 2025

                                        Il Custode 

UN AMORE GRANDE

Lo giurò e lo spergiurò 
che quello era
un amore grande
che persino la luna dedicava 
ad ogni stella che cadeva.

E quando il giorno tornava
egli gli descriveva 
quel sentimento profondo 
e lo faceva con una tale enfasi
che si commuoveva e piangeva.

Tutti sapevano
eccetto il ragno e la falena 
che sulla punta delle sue dita
si litigavano un tocco di pane
poi non si parlavano per settimane.
Però la dama della contea
aveva sentito nel canto dei grilli
quelle parole
quella struggente melodia
musicata da un vento invernale.

Le ricordò, poiché a lei dedicate
ed il suo piccolo cuore 
implose per la malinconia 
'ché quello fu un amore grande
che lei però aveva rifiutato.

  N° 5587 - 28 ottobre 2025

                                      Il Custode 

lunedì 27 ottobre 2025

OSCURI RICORDI

Esposte sopra la parete
fanno bella mostra di sé 
le fotografie delle giovani donne
e persino delle adolescenti 
la collezione di oscuri ricordi
che io conservo con cura.

Scendo spesso quaggiù 
nella mia stanza segreta
tra gli attrezzi della tortura
e le grida di terrore e dolore
sprecate dalle mie vittime
e che echeggiano ancora dovunque. 

Mi mancano quelle emozioni 
adesso che io sono anziano 
mi manca di legare le vittime
al freddo tavolo in marmo
e sentirle supplicare pietà
per poi infliggere il colpo mortale.
Non so quanto tempo mi resta 
però non ho alcuna intenzione 
di sbarazzarmi dei miei trofei
e fare sì che ogni mia uccisione 
fosse stata del tutto inutile
fosse stata fine a se stessa.

Desidero che mi si ricordi 
come io sia stato il più grande
un artista dell'assassinio 
da studiare, da emulare
menzionato sui libri del crimine
e nelle cronache, le più spaventose.

Sicché attenderò la mia morte
accanto ai miei cimeli macabri
ad ogni teschio da me conservato
e ai sospiri infine esalati 
da chiunque varcò la mia soglia
e non fece più ritorno alla vita.

  N° 5586 - 27 ottobre 2025

                                       Il Custode 

domenica 26 ottobre 2025

LA RAGAZZA CHE DONDOLA

A lei ci pensa il vento
che la accarezza
che insiste a baciarla
e sul ramo
sopra il dirupo
la spinge e la fa dondolare 
come fosse una ballerina 
alla prima del Lago dei cigni.

È davvero bella
pallida quanto basta 
per sembrare aver bisogno 
di protezione 
di amore 
e però non è più importante 
il suo respiro è sfumato 
perduto dentro la notte.
La luna sa il suo nome
lo ha chiamato a lungo 
soltanto per farla restare 
ma testarda e coraggiosa 
lei l'ha ignorata
lei non l'ha ascoltata
adesso è andata via
e non sa più ritornare.

Qualcuno forse la piange
o forse lei 
ha pianto per qualcuno
la sua morte è un mistero
da scrittore di romanzo giallo
che ipotizzerà chi l'ha uccisa
oppure svelerà il perché 
lei ha ucciso se stessa.

  N° 5585 - 26 ottobre 2025

                                       Il Custode 

PRENDILO!

Prendilo
quando tu vuoi
laddove tu preferisci 
fa' che sia il benvenuto 
sulla la tua lingua
e dentro di te.

Che sia materia di culto
o fonte di delusione 
rispettalo 
avrai in cambio
la sua devozione totale
e gocce di riconoscenza.
Sfiorato dalle tue dita
protetto dal tuo palato 
tu amalo 
e rendilo orgoglioso 
ogni qualvolta gli riesca
di regalarti il piacere.

  N° 5584 - 25 ottobre 2025

                                        Il Custode 

I CATTIVI MAESTRI

Eccoli, i cattivi maestri
con il culo sempre incollato
sopra lo scranno a sinistra 
paladini di una democrazia 
che è soltanto di facciata
'ché se solo provi a contraddirli 
esplode in loro l'intolleranza. 

Dalla caduta del fascismo
costoro vivono di rendita
diffondendo menzogne
ed un buonismo 
di sola facciata
che convincono gli ingenui 
e soddisfano gli opportunisti.
Hanno occupato le cattedre
con esse la magistratura
per conquistare le menti
forse persino i cuori 
e signori della incoerenza 
lanciano strali ed invettive 
e mal sopportano il contraddittorio. 

Con le palle protette dalle accuse
giustificano le proprie malefatte
condannano duramente quelle altrui
e gli avversari sono nemici
gli autoctoni gente da disprezzare
in nome di un'accoglienza 
che è solo questione di potere.

  N° 5583 - 24 ottobre 2025

                                        Il Custode 

LE PIAGHE DELLA FANCIULLA

Sul tuo corpo
nudo
in mezzo all'erba 
tu non sanguini più 
non sai più respirare. 

Chissà se hai sofferto...
la tua espressione 
esprime una pace
rincorsa
ed infine ritrovata.

Le tue piaghe
dimostrano la crudeltà 
di chi ti ha abusata
e ti ha uccisa 
per occultare il suo crimine.
Afferro un telo
e ti copro
perché è il mio mestiere 
l'ho fatto così tante volte
ma ogni volta col cuore a pezzi.

Addio bambina
non so quale mostro
abbia fatto scempio di te
ma anche se costui pagherà 
là fuori ce ne sono un'infinità. 

  N° 5582 - 24 ottobre 2025

                                        Il Custode 

venerdì 24 ottobre 2025

DOPO L'AMORE

Dopo l'amore 
desidero stringerti a me
ed ascoltare ancora il tuo cuore 
sussultare per il piacere.

Appoggiato ai tuoi seni
io conoscerò l'estasi intensa
la sensazione di sublime pace
che sa darti qualcuna che t'ama. 

Nel letto rimane
il frutto della nostra passione 
e le parole si fanno sussurri
che volano alti verso il soffitto. 
Un bacio, poi un altro ancora
per memorizzare il sapore
d'ogni angolo della tua pelle 
fino agli anfratti che sono proibiti. 

Dopo l'amore 
io non voglio pensare ad altro
ma in penombra, nel totale silenzio 
addormentarmi e sognare di te.

  N° 5581- 23 ottobre 2025

                                         Il Custode 

giovedì 23 ottobre 2025

VILLAGGIO DEI VAMPIRI

Se ti inoltrerai nella foresta 
e seguirai la scia dei pipistrelli 
là dove solo i demoni osano
tu scorgerai oltre la nebbia
del castello le torri e le mura.

E tutto intorno case e manieri 
dove strani figuri dal volto enigmatico 
ti osservano dalle finestre socchiuse 
con occhi lucenti di fiamme intense
e di sguardi che ti mettono a disagio.

Un forte senso di inquietudine 
farà ribollire il tuo giovane sangue
ti avvolgerà dentro la notte
e tu smarrirai l'orientamento 
non ritroverai la via del ritorno.
Sarai prigioniero in quel villaggio 
sotto una luna che risplende piena
tra le rincorse delle falene in amore
e crocefissi capovolti e poi bruciati 
quale ultimo sfregio al dio dei credenti. 

E morirai per dissetare i vampiri 
poi tornerai e sarai uno di loro
un immortale predatore di umani
che per una volta nella loro esistenza 
sapranno cosa significhi esser cacciati. 

  N° 5580 - 22 ottobre 2025

                                        Il Custode 

DOVE SEI STATO?

Che cosa hai visto
durante il tuo viaggio?
Il dio dei credenti
o forse il vuoto del nulla?

Tu che dentro l'animo
sei stato folle avventuriero 
avresti almeno potuto
lasciarmi un biglietto d'addio.

Chi hai incontrato
nel tragitto da te percorso?
Quei volti che amammo 
e troppo presto perdemmo?
Io, qui seduto
aspetto ancora che torni
per un abbraccio, un bacio
oppure il totale silenzio. 

Dove sei stato
lasciandomi solo ed affranto?
Lo domando alla tua ombra 
che mai mi abbandonò. 

Sicché ogni tanto
contemplo la tua fotografia 
e mi si stringe il cuore 
ma è una penitenza d'amore.

  N° 5579 - 22 ottobre 2025

                                       Il Custode 

ERO L'ULTIMO

Il primo di noi morì in fretta
e non ebbe nemmeno 
il tempo per imprecare
inseguì il respiro perduto
e sebbene cercò di afferrarlo 
non lo seppe più trattenere. 

Ritti in fila in cima al muro
a decine di metri dal suolo
gli uomini venivano spinti giù 
e l'impatto, assai devastante 
faceva schizzare via il sangue 
e con esso la materia cerebrale. 
Io osservavo ed ascoltavo
avevo paura, questo è innegabile 
pensavo a quanto fosse fuori luogo 
il ghigno satanico dei nostri assassini
vedevo i resti di chi mi aveva preceduto 
ed immaginavo la mia orrenda fine.

Sicché mi guardai intorno
le belve non erano ancora appagate
benché non fosse rimasto nessuno
ad attendere ritto in cima al muro
un volo che conduceva all'oblio
io ero l'ultimo...e sono morto.

  N° 5578 - 21 ottobre 2025

                                        Il Custode 

lunedì 20 ottobre 2025

REGINA DI PIETRA

Il suo cuore è nero onice
ed ogni voragine delle sue rughe
rispecchiano un grande dolore
e le lacrime che sgorgano 
dai suoi occhi profondi e feriti
sono torrenti di acqua e veleno.

Ha il corpo di pietra grezza
soffocato dal rampicante 
come avesse sbirciato lo sguardo 
della gorgone Medusa
quasi avesse sfidato l'Iddio 
pur di amare un eretico prete.

La sua corona è ruggine 
la sua anima un tamburo scordato 
e cammina sola tra le rovine
di quello che fu il suo castello
ma ha ancora il piglio altero
d'una donna dalla dignità immensa.
Gli scoiattoli e finanche i lupi
si inchinano al suo passaggio
lei non li guarda
eppure li sente
qualcuno afferma che sulle labbra
si disegna un silente sorriso. 

È così ogni notte
da quando ha trovato la morte
per difendere il suo diritto alla vita
e la gente che abitava il regno 
la venera ancora, quasi la santifica 
poiché era una stupenda regina.

  N° 5577 - 20 ottobre 2025

                                        Il Custode 

ORA PRO NOBIS

<<...Perdonala Padre
perché ha peccato...>>

Sicché nello scantinato 
nessuno udrà le sue urla
ed il suo sguardo terrorizzato 
sarà per me fonte di estasi.

Lei, sgualdrina da marciapiedi
subirà la mia devastante collera 
il supplizio riservato alle streghe
e a chiunque infanghi il tuo nome.

Adesso asserisce la sua innocenza 
si dichiara fervente tua adoratrice 
ma ho già conosciuto altre come lei
che sotto le lacrime hanno il demonio.
Implora pietà, questa insulsa creatura 
che ha procrastinato devozione e preghiera
per seguire la strada della perdizione 
e portare con sé tante innocenti anime.

Non ho alcuna premura di darle la morte
e consegnarla alla tua immensa bontà 
dovrò esser certo del suo pentimento 
e per mondarla spargerò il suo sangue.

Adesso esala il respiro suo ultimo 
e nei suoi occhi vi leggo la pace
o buon Dio, tu l'hai accolta con te
un'altra anima persa è tornata al tua regno.

<<...Perdonala padre
perché aveva peccato...>>

  N° 5576 - 19 ottobre 2025

                                       Il Custode 

AMATA SOLITUDINE

...Eppure ti avevo conservata
forse in un primo sorriso
oppure nell'ultimo Amore
che se avessi preso un appunto 
ricorderei dove ti ho smarrita.

Abbiamo trascorso momenti 
di sublime e serena indolenza 
dove nulla avrebbe potuto distrarci
dal contemplare il silenzio 
che taceva dentro la nostra casa.

Nelle mie tasche il tuo profumo
si adagiava fra le lenzuola 
ti impossessasti delle mie notti
dei miei momenti di pace assoluta 
che maldestramente ho calpestato. 
Da qualche parte risuona una eco
quella che cerco sotto il cuscino
fra le grucce dentro il mio armadio 
poi ti scorgo lì, agonizzante
nella bocca di geco sulla parete.

E però è stato un sogno bellissimo 
averti battuta a scacchi e ramino
aver riso delle tue battute stupide
tanto che non potrei dimenticarti 
o mia dolcissima, amata solitudine. 

  N° 5575 - 18 ottobre 2025

                                        Il Custode 

venerdì 17 ottobre 2025

DUE SILENZI

Seduti in silenzio 
l'una accanto all'altro
ed il mondo passava
veloce e molto distratto 
ma a noi non importava.

Sapevo che tu eri lì
seppure senza dire parole 
e sentivo il tuo calore
ogni volta che ti sfioravo 
ma non desideravo altro.

I primi ritocchi d'autunno
si spargevano sulla città 
le foglie piangevano brina
prima di morire dolcemente 
planando con garbo al suolo. 
Eravamo là solo per ascoltare
i rintocchi dei nostri cuori
che oscillavano all'unisono 
come un pendolo impazzito 
che non si riusciva a quietare.

Il tempo non ci fu amico
e volò incontro altre emozioni 
i nostri pensieri, seppure assordanti 
tacquero, dopo annegarono 
tra le placide acque del lago. 

Sicché noi dovemmo tornare
ognuno alla propria vita
ognuno dentro la solitudine
due silenzi distesi sul prato
ricordavano che noi fummo là.

  N° 5574 - 17 ottobre 2025

                                        Il Custode 

UN COR 'SÌ PUTRIDO

Un cor tuo 'sì putrido 
par t'infetti lo sterno 
che l'agire tuo becero
ti condurrà all'inferno. 

Ignominia nell'animo
che lo demonio rifiuta
'ché vede nel tuo sguardo 
la di lui prossima caduta.
Ti sollazzi di malvagità 
e t'appaghi nell'uccidere 
sei un rifiuto misto a sterco
sei un germe da recidere.

E nell'occhi non v'è lagrima 
e non v'è alcuno pentimento 
tu che non sai l'empatia 
e che olezzi d'escremento.

  N° 5573 - 16 ottobre 2025

                                       Il Custode 

mercoledì 15 ottobre 2025

LIVOR MORTIS

Hai lo splendore dell'eternità 
disegnato sulla tua pelle
quell'ecchimosi sulle tue gambe
che seppur oramai cadavere
ti tengono ancora legata alla vita.

Sono chiazze di arrugginito rubino
che non possono più sanguinare 
mentre il resto della tua pelle
è pallida come fosse un cencio pulito
ed il tuo viso rappresenta la pace.

Non ti ho mai vista bella più di così
che ti stringerei forte al mio petto
se non temessi che tu ti sfaldassi 
e che quelle rose rubino sopra di te
diventassero sbiadite macchie indelebili.
È buffo in che modo il tuo sangue
fermatosi come ha fatto il tuo cuore 
abbia dato origine a quei fiori
che tappezzano le tue caviglie 
come una aristocratica carta da parati.

Osservo il tuo corpo esanime
e penso che se è questa la morte
sembra essere un viaggio sublime
che io vorrei soltanto sfiorare
per poterlo descrivere al mio ritorno. 

  N° 5572 - 15 ottobre 2025

                                       Il Custode 

martedì 14 ottobre 2025

POLVERE

Sto morendo
in un mondo votato al suicidio 
e il silenzio delle ciminiere 
mi rammenta, qualora servisse 
che la fine oramai è vicina. 

Pochi istanti 
ed il cielo sarà così pesante 
da coprire le tane delle formiche 
l'aria diventerà acido e veleno 
che ammutolirà i gabbiani .

Emigra il sole
coperto da una coltre di fuliggine 
e le nuvole sospinte dal vento
cercheranno nuovo galassie 
ma periranno per asfissia. 
Chiedo aiuto
in una città fatta di sole ombre
e di morti che non si rassegnano 
a diventare pasto dei vermi
e dolorosi ricordi sbiaditi dal tempo.

Ma me ne vado
questo posto non mi garba più 
vi ho sprecato sangue ed urina
e la sola cosa che infine ho realizzato 
è che sarei diventato inutile polvere.

  N° 5571 - 14 ottobre 2025

                                       Il Custode 

lunedì 13 ottobre 2025

AVREI DOVUTO

Avrei dovuto
tenerti da sempre con me
e parlarti i tuoi sogni
raccontarti le tue paure.

Pozione delle tue lacrime...
sono scese come acqua pura
e m'hanno infettato l'anima 
mi hanno ridato la vista.

Il nibbio e la libellula 
mi suggerirono di legarti a me
ma io che odio le mie catene
come potevo desiderare le tue?
Potenza della tua bellezza...
io la conservo nelle mia tasca
ogni tanto le do una sbirciata 
e so che non t'amo per quella.

Però adesso sei qui
ed ogni discorso è superfluo 
scrivo una nota nella mia anima
per ritrovarti in ogni mia vita.

  N° 5570 - 13 ottobre 2025

                                        Il Custode 

I DELITTI DEI SETTE FRATI

Adesso non respirano più 
come il buon Dio ha deciso
e i loro resti verranno occultati
nel sottosuolo del nostro convento. 

Le suore votate alla clausura 
hanno imparato il dono del silenzio 
affinché i delitti da noi perpetrati
siano destinato per sempre all'oblio.

Quelle piccole, giovani vittime
concimeranno il nostro orticello 
nessuno conoscerà mai i loro nomi
né quale ventre materno le partorì. 
Vengono a noi, le anziane beghine 
convinte che non siamo che santi
ma i segreti racchiusi nella canonica 
farebbero rabbrividire anche il demonio.

Nessuno potrebbe mai sospettare 
che la nostra confraternita di frati 
è composta da sette anime dannate
abituate a compiere crimini efferati. 

Ed ora noi preghiamo all'altare
chiediamo venia al nostro Signore 
e resteremo fino alla nostra morte
insospettabili ed impuniti assassini. 

  N° 5569 - 13 ottobre 2025

                                        Il Custode 

domenica 12 ottobre 2025

FIGLIO DI UN DIO DISTRATTO

Io lo so
devo scontare la mia pena
pagare per i peccati commessi 
ma qui, dentro questa prigione 
mi sento di essere
figlio di un dio distratto. 

Adesso farei ogni cosa
pur di ottenere il perdono
persino uccidere ancora
persone che io non conosco 
persone che mi attraversano la vita
ed a me non piacciono affatto.

I secondini mi spiano
dalle sbarre della mia cella
alcuni di loro mi odiano 
io lo leggo nei loro sguardi
lo vedo dagli atteggiamenti 
che mostrano nei miei confronti.
Vorrei tornare a casa
sdraiarmi sopra il mio letto
e sognare che il mio passato
non sia stato altro che un sogno
e il demone della mia malvagità 
fosse stato finalmente sconfitto.

Invece sono qui, adesso
assalito dai miei mille incubi 
dalle anime di ogni mia vittima 
e dentro questa prigione rimango 
figlio di un dio distratto 
o che non è mai esistito. 

  N° 5568 - 12 ottobre 2025

                                          Il Custode 

FINO ALLA PROSSIMA ESTASI

Sopra di me
afrodisiaco supplizio 
m'insegni la lussuria
ed il senso dell'orgasmo.

Ti vengo dentro
come un furioso uragano
e tu sembri apprezzare
il tumulto fra le tue gambe.

È un caldo abbraccio 
quello che le tue cosce
impongono alla mia schiena
che pure non intende sfuggire.
C'è confusione 
nella mia debole mente
che pare gradire tantissimo 
il tuo desiderio di me.

Infine il silenzio 
il riposo d'un guerriero esausto
e di una dea meravigliosa 
fino alla prossima estasi.

  N° 5567 - 11 ottobre 2025

                                         Il Custode