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giovedì 4 settembre 2025

UN DONO

Scendo in cantina
dove tu sei rinchiusa
dove ti farò il dono 
di lasciarti scegliere
come preferisci morire.

Scendo e faccio rumore
per accrescere il tuo terrore
passo il mio coltello 
lentamente sulla ringhiera 
'ché tu sappia che sto arrivando. 

Ti spio dallo spioncino 
intanto chiamo il tuo nome
con la mia voce che sibila 
come la lingua d'un serpente 
che t'accarezza la pelle.
Ti vedo...tu stai piangendo 
ma io non conosco pietà 
quella che tu mi supplichi 
e che non intendo ascoltare
che io non voglio esaudire.

Sussurro al tuo orecchio 
frasi sconce e malvagie 
il tuo tremore mi eccita 
ma per quanto io domandi
tu non mi dai una risposta.

Sussurro e m'appoggio a te
m'incollo al tuo corpo sudato 
e ti colpisco sul cuore
poiché t'avrei fatto un dono
che tu, però, hai rifiutato.

  N° 5526 - 4 settembre 2025

                                           Il Custode 

L'ULTIMO

Non c'è più nessuno 
né uomo, né animale 
per le strade 
e dentro le case.

Davvero sono l'ultimo
io che, oramai da mesi
cammino stancamente
nella totale desolazione?

Ho con me il binocolo 
per sondare 
ogni punto cardinale
alla ricerca di forme di vita.

Ma non c'è più nessuno 
né in cielo, né nel mare
solo un assordante silenzio
e la calma del vuoto assoluto.
Non tolgo la maschera
morirei all'istante
perché l'aria pare veleno
oltre il tramonto plumbeo.

I resti delle baracche
delle riviste, della spazzatura 
ogni cosa fluttua verso le nuvole
sul dorso d'un vento robusto.

Davvero sono il solo
su questo fottuto pianeta
ad essere sopravvissuto 
alla furia dell'apocalisse?

  N° 5525 - 4 settembre 2025

                                          Il Custode 

mercoledì 3 settembre 2025

ASPETTANDO IL TUO AMORE

Rimango seduto 
mentre fumo un filo d'erba 
arrotolato nella cartina
mentre bevo una birra ghiacciata 
sotto il caldo sole d'estate. 

Presto tu arriverai 
me lo ha rivelato il gabbiano 
in bilico sopra la bitta
che respira un soffio di vento 
trasportato dalla costa africana. 

Il mare adesso luccica
frammenti dei miei pensieri 
che pensano quanto mi manchi
e lo pensano dal preciso istante 
in cui tu esci dalla mia vista. 
Io vedo sopra le onde
il riflesso delle parole che dici
il vecchio pescatore si fa da parte
e trova un angolo sulla banchina
da dove non potrebbe mai arpionarle. 

Quanto tempo ti occorre 
per essere dentro questa mia vita?
Le mie braccia, come fossero ali
s'aprono per accogliere il tuo calore 
e non trovano altro che il cielo.

E lentamente diventano cenere 
l'erba, la cartina e i miei pensieri 
io mi disseto con la birra ghiacciata 
e rimango seduto, in silenzio 
qui, ad aspettare il tuo amore.

  N° 5524 - 3 settembre 2025

                                           Il Custode 

DIMENTICHIAMO

...Eppure dimentichiamo 
ogni sofferenza patita
e perseveriamo nel mostrarci 
gelidi fin dentro l'anima. 

Siamo candele consumate 
la cui fiamma si è estinta
spenta dal soffio di vento
generato dal nostro egoismo.

Vediamo la morte colpire
alla rinfusa e senza una logica 
ma per noi è soltanto un'immagine 
che guardiamo con rassegnazione. 
Le ferite che dovevano guarirci 
ci hanno resi invece apatici e vuoti
e non ricordiamo neppure
che a volte siamo stati felici.

Finirà la strada che abbiamo davanti 
e ci sarà il buio ad inghiottirci 
o forse un baratro talmente profondo 
che non sapremo se avrà una fine.

Forse qualcuno ci ricorderà 
con un sorriso, oppure con astio 
sarà l'ombra di chi avrà dimenticato 
e che dal dolore nulla ha imparato. 

  N° 5523 - 2 settembre 2025

                                          Il Custode 

lunedì 1 settembre 2025

I BACI CHE DICI

Credo nei baci che dici
quelli che robusti si impigliano 
fra le rughe delle mie labbra
ed i battiti del mio cuore stanco
quale che sia il mistero
è qualcosa di irrilevante. 

Scendono sulla mia pelle
ferita da mille battaglie
garbati come zampe di ragno
roventi come soffio di ghibli 
poiché tu sei figlia d'inferno
io la mosca sopra la tela.
Hanno il profumo speziato 
del peperoncino al tramonto 
piccanti da togliermi il fiato
afrodisiaci da mandarmi in estasi 
li distribuisci con molta sagacia
su ogni lembo delle mie cicatrici.

E si fermano sulle lenzuola 
dell'ultima notte d'amore
in attesa del sole che sorge 
sulla battigia prima dell'orizzonte 
è là che ritrovano vigore 
giusto il tempo di ricominciare. 

  N° 5522 - 1° settembre 2025

                                            Il Custode 

domenica 31 agosto 2025

VOLEVO SCRIVERE

Non conosco il mio tempo
né quanti i sassi per strada
e quante le onde nel mare
eppure volevo scrivere
'ché l'anima è in cerca di pace.

Le dita, come radici sottili 
si arrampicano verso le labbra
forse alla ricerca d'amore
quello da sempre abiurato 
quello ogni volta temuto.

Il chiassoso giorno scivola via
veloce quanto un falco nel cielo 
e pigra ritorna la notte
con i frammenti di malinconia 
e le schegge di dolori sul suolo.
Mi manca di essere felice 
e mi accontento della serenità 
come un cane che percorre la via
e con i suoi pensieri randagi 
non si cura di ciò che sarà il futuro. 

E trovo, ma solo per qualche istante
quell'emozione oramai smarrita 
sul marciapiedi, dove passa un gatto 
e si ferma, e mi fa le fusa 
ed il suo sguardo mi insegna la vita.

  N° 5521 - 30 agosto 2025

                                        Il Custode 

venerdì 29 agosto 2025

DOMENICA MALEDETTA

Il reverendo lo disse
che i soldati di Londra
non possedevano anima
e avrebbero sparato alle persone
come fossero al luna park.

In quella domenica maledetta 
le persone volevano manifestare 
contro il governo inglese
per la durezza della repressione 
nei confronti dei presunti terroristi. 

Nessun processo
nessuna prova circonstanziale 
soltanto l'intenzione 
di tacitare il dissenso 
e punire la gente di Derry.

Sicché giunsero, i paracadutisti 
ed avevano la bava alla bocca
vampiri assetati di sangue
dal grilletto facile a premersi 
ed uccidere chiunque potevano. 
Così coloro che furono colpiti
dai proiettili, dai manganelli
cadevano giù come fantocci 
ed il reverendo lo disse
di non prestare soccorso ai feriti. 

Molti non lo ascoltarono 
e morirono a loro volta
colpiti giusto alla testa
quasi che fossero zombies 
che avrebbero potuto rialzarsi. 

Di quella domenica di sangue
ricordo il ghigno dei militari 
i lamenti dei moribondi 
che sopraffatti dal dolore
supplicavano solamente di morire.

  N° 5520 - 29 agosto 2025

                                        Il Custode 

DISSENTO

Io dissento
dalla vostra società 
artificiale ed insulsa
dissento
dalla pseudo umanità 
diretta all'autodistruzione. 

Mi dissocio
dall'avidità che pervade
le vostre anime
ottuse ed inutili
plasmate di malvagità 
e tracotante prevaricazione. 
E vi allontano da me
perché non mi riconosco 
in voi, o maledetti 
ignobili e presuntuosi 
esseri superficiali ed iniqui 
...io vi odio tutti!

  N° 5519 - 28 agosto 2025

                                       Il Custode 

giovedì 28 agosto 2025

VOCI DALL'ALDILÀ

Mi parlano 
benché io non comprenda 
cosa intendono dire.

Sembrano essere echi
portati da un vento rovente
fino alle mia cucina.

Io sono solo
sicché ho tutto il tempo
per concentrarmi su quelle voci.

Le riconosco 
seppure io le abbia perdute 
oramai da molti anni.
Vorrei implorarle 
di fermarsi alcune decenni 
ad ascoltare le mie lamentele.

Perché mi mancano 
da quando hanno perso la vita
ed io ho smarrito la ragione.

Poi, all'improvviso tacciono 
sento un tonfo sul pavimento 
come piangessero lacrime.

Destino bastardo 
accanto a me solitudine 
e alcune voci svanite nel buio.

  N° 5518 - 27 agosto 2025

                                       Il Custode 

UNA MELA STREGATA

Il bosco ti osserva 
è un labirinto intricato
gli alberi sembrano demoni
i rami artigli affilati 
ma io ti porgo la mela
e le tenebre scompariranno.  

Principessa usurpatrice 
del mio trono
della mia bellezza 
io so che nella tua vita
tu non avevi ancora provato 
una paura così penetrante. 

Non arriverà il cacciatore 
a salvarti dalla mia rabbia
né quegli stupidi ominidi 
abituati a scavare il sottosuolo 
vedrai me, come una vecchina
dai modi dolci e garbati. 
Davvero sei così ingenua 
da offrirmi la tua ospitalità?
Non pensavo che la mia vendetta
giungesse con tanta facilità 
trattengo a stento un sorriso 
e tu cadrai nel mio tranello.

Sicché io ti porgo la mela
e le tenebre ti rapiranno 
solo un bacio potrà risvegliarti 
ma in questo labirinto intricato 
chi mai potrebbe trovarti 
ed innamorarsi di te?

  N° 5517 - 27 agosto 2025

                                       Il Custode 

APNEA

Io provo 
ma non so risalire
e mi aggrappo al pensiero 
di quello che pensavo di essere
e che forse
io non fui mai.

Le braccia mi dolgono 
nell'abbracciare la solitudine
che mi sta sfuggendo 
portando con sé 
il desiderio di libertà 
che non intendo abbandonare. 

Diminuisce l'ossigeno 
bruciato dal profondo amore 
quel sentimento egoista
che ci tramuta in padroni 
aguzzini di chi
non dovremmo considerare schiavi.
C'è una luce
giusto in fondo al tunnel
e però non importa
il mio cuore è di tenebra
la mia anima
un viaggio dentro il delirio.

Passerà 
nulla dura una vita
nemmeno la vita stessa
ancora qualche miglia da salire
alcuni secoli di dura fatica
e lascerò la mia tomba.

  N° 5516 - 27 agosto 2025

                                       Il Custode 

martedì 26 agosto 2025

HO SPARATO AD UN UOMO

Ho sparato ad un uomo
uno che era giù in piazza
ed agitava un cartello
che inneggiava alla pace
ma berciava insulti ed improperi 
a chi non gli dava ragione. 

Sbraitava di eguaglianza e diritti
si diceva comunista convinto
e però auspicava l'internamento 
per chiunque lo contraddiceva 
e pretendeva la morte sociale 
per chi mostrava differenti opinioni. 
Fiero di considerarsi antifascista 
egli si comportava, ahimè, come tale
e tacciava di razzismo e intolleranza 
persino coloro che dissentivano 
dal loro dogma preconfezionato 
dalla stampa e da sindacalisti venduti.

Nella piazza seminava odio e violenza 
si preparava ad una nuova inquisizione 
io lo guardavo e mi montava la rabbia
ad ascoltare tutta la sua demagogia 
...sicché ho sparato a quell'uomo
e adesso mi sento più sollevato. 

  N° 5515 - 25 agosto 2025

                                       Il Custode 

ENTRO IN SILENZIO

Entro in silenzio 
quì, dove tu invecchiavi 
dove la eco del tuo dolore
cercava un pertugio nel muro
per sfuggire dalla tua anima.

Come avresti potuto cambiare 
la tua mente votata al delirio?
Le medicine non bastavano 
sicché a volte ti credevi Pete Pan
altre Pinocchio nella balena.

Vinili sparsi dappertutto 
era quella la tua grande passione 
tu che amavi l'artista lucano
e pur stonato da fare impressione 
lo cantavi fino a perdere la voce.
Cosa ne facevi di tutti i tuoi ninnoli 
forse nemmeno tu lo sapevi 
ma impilati dentro la vetrinetta 
ricordavano guerre fatte di eroi 
e di persone svanite senza ragione.

Quando il tuo cuore infine cedette 
tu nemmeno te ne accorgesti 
che se la vita non fu magnanima 
di te ebbe pietà almeno la morte
che ti raccolse mentre sognavi. 

  N° 5514- 24 agosto 2025

                                    Il Custode 

SINFONIA

Soffio di brezza tiepida
come carezza sopra le onde
che increspa in preda ai brividi
quanto un'amante in estasi. 

Sinfonia della pace nell'anima
al cospetto del grande mare
con i granchi che passano e ignorano
'ché nessuno vuol far loro del male.

E nel cielo come sul pentagramma 
i gabbiani paiono essere note
melodia di bemolle e di diesis 
a comporre qualche cosa di immenso.
Io non so come nacque il pianeta 
né perché noi intendiamo distruggerlo 
che basterebbe sedersi un istante 
e riempirsi gli occhi di tanta bellezza. 

Sorge il sole, poi è ancora la luna
e le stagioni si dividono i mesi
in questo posto che noi non meritiamo 
ma ciononostante ci ha dati alla vita.

  N° 5513 - 23 agosto 2025

                                        Il Custode 

SILENZIOSO

Resto nascosto 
e ti guardo nel buio 
come il peccato 
silenzioso 
quanto una serpe. 

Io ti adoro
adoro la tua paura
rende il mio gioco
più divertente 
irripetibile. 

Però sei bella
ti scruto nella notte
e mi domando chi mai
potrebbe solo pensare
di farti del male.
Hai occhi stupendi 
si intonano 
al mare di pece
che si agita al vento
e che riflette la luna. 

Ma è tempo di agire
spero che tu 
non debba soffrire 
ma morire in un lampo
di breve e lieve dolore.

  N° 5512 - 22 agosto 2025

                                        Il Custode 

INCONTRO CARNALE

Sei fra le mie gambe 
con la tua vulva che appaga
la mia carne affamata 
tu così calda, così umida.

Tieni fra le tue dita 
l'orgasmo che ho seminato 
sopra le nere lenzuola 
sul tuo palato assetato. 

Tu ansimi il tuo piacere 
eco di gemiti e di sussurri
che rimbalzano nel silenzio 
e si perdono oltre il lucernario. 
Ti stringo quasi temessi 
di perderti all'improvviso 
mi aggrappo ai tuoi seni
come un moribondo alla vita. 

Vieni ancora sulle mie labbra
'ché voglio bruciare dei baci
che tu sei capace di offrire
alla mia anima bisognosa d'amore. 

  N° 5511 - 22 agosto 2025

                                       Il Custode 

UNA DANZA SUL PROMONTORIO

Garbata quanto una libellula 
lei danza, dopo si sporge
sopra il bordo del baratro
e anche se dovesse cadere
saprebbe sempre e comunque 
come imparare a volare.

C'è un sorriso dentro la notte
che profuma del suo primo dolore 
il gufo vorrebbe parlarle 
raccontarle fiabe e leggende 
con la sua voce sincera 
roca quanto lo è un graffio.
Corolle di curiose lucciole 
salgono su dalla vallata
vorrebbero accarezzare la luna
prima che fugga tra i monti
vorrebbero guardare il suo ballo
sulla cima del promontorio. 

Ad un tratto lei apre le ali
ed aspetta il soffio più forte
del tiepido vento d'autunno 
e spicca un balzo nel cielo
poi svanisce oltre le nuvole 
e nessuno l'ha più vista tornare.

  N° 5510 - 20 agosto 2025

                                        Il Custode 

ERA MORGANA

Nascosta agli sguardi umani
dietro i cespugli di datura e di more
lei osservava le fiamme alzarsi
sentiva le grida di streghe innocenti 
squarciare il cielo notturno. 

E lacrime spese sopra le foglie
a ripensare ai sabba nel bosco
feste di sesso, di musica e danze
a celebrare le stagioni e le lune 
a rendere omaggio all'intera natura.

Nella contea l'ignoranza regnava
alimentata dagli avidi vescovi
e dunque stanate casa per casa
le fanciulle conobbero un tristo destino
dopo i processi della Santa inquisizione. 
La malvagità ed il cupo terrore 
fecero le fortune della Chiesa cattolica
ed i villani, stupidi per antonomasia 
credettero ad ogni menzogna detta
ad ogni scaltra accusa inventata. 

Sicché lei fuggì durante una tempesta
forse generata dal dio delle foreste 
e la cercarono soldati e mercenari
attirati dalle ricompense promesse 
dal papato che governava le terre.

Si disse infine che lei discendesse 
dal demone Lilith, che fu la prima donna
certo è che lei fu l'ultima strega
che sopravvisse alla furia del rogo
...era Morgana, bella quanto nessuna.

  N° 5509 - 19 agosto 2025

                                        Il Custode 

SONO UN'OMBRA

Ogni fottuta notte
nei sogni che non vuoi sognare
io sono un'ombra 
un lampo dei tuoi ricordi. 

Non vorresti 
però non puoi evitarlo
io ero dentro il tuo cuore
in maniera troppo profonda. 

Ma non ti parlo
ho provato a farlo a lungo
adesso resto silente
in un angolo della tua mente.
Ti guardi intorno 
seppure nel dormiveglia 
forse sussurri il mio nome
come se tu lo ricordassi ancora.

Poi giunge il giorno
tu accogli la luce del sole
con un sospiro di rassegnato sollievo 
con un senso di amaro in bocca.

E ti domandi 
se io tornerò con le tenebre
perché sono un'ombra
il tuo più disperato rimorso.

  N° 5508 - 19 agosto 2025

                                       Il Custode 

TORNERÒ A CASA

Non mi importa la strada
per quanto lunga
e per quanto tortuosa 
io tornerò a casa
dove sulla parete
il geco mi aspetta da anni.

Ho cercato nel mondo
parole da raccontare
e di cui essere fiero
ma ho trovato il nulla
se non gratuita blasfemia 
ed ottusa malvagità. 

La falena ha volato i cieli
mi ha recato silenzi
e lacrime oramai aride 
erano quelle perse dal ragno
che nascosto sopra la tela
piangeva la mia lontananza. 
Ho costruito una foglia robusta
che affrontasse il vento
e solcasse le nuvole
nella cambusa una scorta di riso
e botti di vodka Beluga
affinché il viaggio fosse più dolce.

Ed infine, al chiaro di luna
ho raggiunto la contea 
e con essa il mio villaggio 
però nessuno si ricorda di me
né da quanti decenni
io sono morto per mare.

  N° 5507 - 18 agosto 2025

                                        Il Custode 

PICCOLE DONNE SOGNANO

Tutta la vita intera
non è che un romanzo
descritto sopra una pergamena 
ed i sogni non sono altro
che frivoli desideri
che non sempre s'avverano. 

Ma piccole donne 
guardano verso le stelle
e piangono quelle che cadono
scrivono poemi alla luna
e la notte, per loro
è una pennellata di pece.

Sanno che la vita scorre
più veloce dei loro sospiri 
sicché si accontentano 
delle parole che l'ape 
dedica alla corolla dei fiori
dopo raccontano alle farfalle. 
Là fuori il mondo è rabbioso
distratto come un anziano signore 
dal passato e dal presente difficile 
e adesso borbotta ed impreca
perché, se anche volesse 
non può più porvi rimedio.

Lasciano ad altri i pensieri 
perché molto spesso
non portano altro che guai
probabilmente sono vanesie
forse soltanto fragili 
però vivono senza rimpianti. 

Affacciate al davanzale 
come dame alla première dell'Opera 
osservano le persone vivere
un'esistenza a loro preclusa
a causa di una maniacale 
cura della propria immagine. 

  N° 5506 - 17 agosto 2025

                                        Il Custode 

sabato 16 agosto 2025

LA GENTE GUARDA

La gente guarda 
le donne stuprate 
le persone ammazzate
nella società dell'immagine 
tutto viene immortalato.

Telefonini alla mano
la gente filma
e dopo pubblica ridendo
alla ricerca di un "mi piace"
e di moltiplicare i seguaci.

L'insensibilità è sovrana
sulle strade è solo violenza 
la gente fugge
perché presi singolarmente 
gli individui sono codardi.
Il futuro è un'utopia 
se il cambiamento necessario
non sarà drastico e immediato 
la gente dorme 
drogata da felicità artificiale. 

Non vi saranno generazioni 
che giungeranno dopo di noi
e nel buio di sogni infranti 
sopraffatta da egoismo e disagio 
la gente muore. 

  N° 5505 - 16 agosto 2025

                                      Il Custode 

venerdì 15 agosto 2025

CASA DI LUNA

Ha respirato
un solo mite respiro
dopo ha guardato le cose
impilate sopra il comò 
e ha detto un ultimo addio
poiché non sarebbe tornata. 

Quanti ricordi...
quanti sogni sognati 
e sopra i soffitti e le pareti
si infrangeva la eco 
di alcuni garbati sorrisi
come falene contro le lampadine.

Soggetti smarriti 
i pensieri impigliati alle ragnatele 
ogni tanto un sbuffo
un tenace soffio di vento
cercava di riportarli alla sua mente 
sperando fossero finalmente felici.
Morì in solitudine 
perché non era destino
o forse non ebbe mai il desiderio 
di concedere baci fasulli 
ai maniaci affamati di sesso
agli infami dalle mendaci promesse. 

Qualcuno adesso si ferma
e calpesta l'erba che testarda
si affaccia dal pavimento 
dopo si arrampica sopra i muri
tra le rovine di malta e di legno
di quella che era la casa di Luna.

  N° 5504 - 15 agosto 2025

                                       Il Custode