In questa sera di gennaio
fatta di gelo e silenzio
io mi rifugio nei miei sogni
come nel grembo materno
il mio respiro è Maestrale
che mi flagella i pensieri
dove ti penso, dove ti vedo
e tu non sembri avere fine.
Ascolto il suono delle onde
accarezzate dal vento
ed il mio cuore diventa un fiore
che si apre alla tua voce
il desiderio nel mio sguardo
si infrange sul tuo riflesso
per ricordare alle mie labbra
che ho sempre sete di te.
Ho visto cose, ho visto cieli
nel tuo fondale profondo
relitti di ricordi sparsi
ed emozioni fatte di sabbia
là è seppellito il mio sorriso
ed è incatenato alle alghe
non ho più forza, non ho rabbia
per scampare alla tua bellezza.
Ti seguo fino all’orizzonte
o sacro e sublime mio mare
le stelle perse dalla luna
ti rendono magico e solo
dal promontorio sei maestoso
ma nel tuo abbraccio sei vita
ed in te io intendo svernare
e non risvegliarmi mai più.
fatta di gelo e silenzio
io mi rifugio nei miei sogni
come nel grembo materno
il mio respiro è Maestrale
che mi flagella i pensieri
dove ti penso, dove ti vedo
e tu non sembri avere fine.
accarezzate dal vento
ed il mio cuore diventa un fiore
che si apre alla tua voce
il desiderio nel mio sguardo
si infrange sul tuo riflesso
per ricordare alle mie labbra
che ho sempre sete di te.
nel tuo fondale profondo
relitti di ricordi sparsi
ed emozioni fatte di sabbia
là è seppellito il mio sorriso
ed è incatenato alle alghe
non ho più forza, non ho rabbia
per scampare alla tua bellezza.
o sacro e sublime mio mare
le stelle perse dalla luna
ti rendono magico e solo
dal promontorio sei maestoso
ma nel tuo abbraccio sei vita
ed in te io intendo svernare
e non risvegliarmi mai più.
N° 4790 - 26 gennaio 2023
Il Custode
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