Se solo io avessi saputo
mi sarei nascosto al tempo
e sarei rimasto in silenzio
a vedere le stagioni migrare
alle spalle della mia città.
Ogni tanto qualcuno bercia
di ripararmi al di là delle siepi
affinché la vita mi passi accanto
senza accorgersi che, in un canto
io mi sto allacciando le scarpe.
Dal bagnasciuga osservo il mare
all’orizzonte è caos e solitudine
mi batto il petto con una conchiglia
e penso che se soltanto crescessi
perderei il contatto con la fantasia.
Vedo cadaveri di smunte emozioni
inerpicarsi verso il mio cuore
vorrei sorridere ma non ricordo
quanto costa al mercato rionale
una misera oncia di spensieratezza.
Se rinascessi saprei da dove iniziare
a sprecare i miei fottuti vagiti
ma sarei sereno, sia pure per finta
d’essere rimasto bambino per sempre
in un mondo che non sa più sognare.
mi sarei nascosto al tempo
e sarei rimasto in silenzio
a vedere le stagioni migrare
alle spalle della mia città.
di ripararmi al di là delle siepi
affinché la vita mi passi accanto
senza accorgersi che, in un canto
io mi sto allacciando le scarpe.
all’orizzonte è caos e solitudine
mi batto il petto con una conchiglia
e penso che se soltanto crescessi
perderei il contatto con la fantasia.
inerpicarsi verso il mio cuore
vorrei sorridere ma non ricordo
quanto costa al mercato rionale
una misera oncia di spensieratezza.
a sprecare i miei fottuti vagiti
ma sarei sereno, sia pure per finta
d’essere rimasto bambino per sempre
in un mondo che non sa più sognare.
N° 4788 - 23 gennaio 2023
Il Custode
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