Parla e racconta la tua utopia
quell’amore fra le tue dita
che scivola diretto al suolo
come sabbia di una clessidra
frantumata da un colpo di vento.
Io ascolterò le tue vene
sature di acido e di polvere
il silenzio delle tue cicatrici
sarà la maniera che tu avrai
per nasconderti oltre il dolore.
Lo so che lo chiamavi sogno
quel sogno nel quale vivevi
adesso, nell’aurora che sorge
sembra destinato a svanire
o forse attende un nuovo tramonto.
Ti sembrerò essere parco
di gocce di pioggia dagli occhi
ma è solo perché io sono fiamma
che brucia sulla tua cenere
per modellarti un destino lieve.
E tu avrai mille domande
di quelle che non hanno risposte
se non le risposte che puoi trovare
negli anfratti dei tuoi sorrisi
nelle tenebre dei tuoi ricordi.
Infine sarai chi vuoi essere
e si fottano il mondo e la luce
bella, tu, che se mai io lo dicessi
non saprei descrivere appieno
lo splendore che in realtà sei…
quell’amore fra le tue dita
che scivola diretto al suolo
come sabbia di una clessidra
frantumata da un colpo di vento.
sature di acido e di polvere
il silenzio delle tue cicatrici
sarà la maniera che tu avrai
per nasconderti oltre il dolore.
quel sogno nel quale vivevi
adesso, nell’aurora che sorge
sembra destinato a svanire
o forse attende un nuovo tramonto.
di gocce di pioggia dagli occhi
ma è solo perché io sono fiamma
che brucia sulla tua cenere
per modellarti un destino lieve.
di quelle che non hanno risposte
se non le risposte che puoi trovare
negli anfratti dei tuoi sorrisi
nelle tenebre dei tuoi ricordi.
e si fottano il mondo e la luce
bella, tu, che se mai io lo dicessi
non saprei descrivere appieno
lo splendore che in realtà sei…
N° 4509 - 13 luglio 2021
Il Custode
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