Nei
tempi che furono
dalle battaglie epiche
costui non seppe fermarsi
e viaggiò secoli ed eoni.
Con
il fiasco del vino
e il mantello di nero pensiero
egli, sulle terre dell’uomo
vedeva tormenti e paure.
Nessun
dio, né demone
sulle discese scoscese
sopra le salite ripide
che conducevano al nulla.
Volava,
a volte ansimando
dopo riposava sull’erba
la stessa erba che dopo fumava
insieme alle formiche e alle api.
Un
viaggiatore senza pace
più curioso d’un gatto
costui non seppe cullarsi
di ogni leggenda imparata.
Però
vide assai sangue
che si piantò nei suoi occhi
trasformandone le lacrime
in pozze di rubino salato.
Nessuno
comprese chi fosse
né da quale vita arrivasse
ma aveva parole da spendere
e sorrisi di salsedine e brace.
Chissà
dove sverna, adesso
nell’attesa della nuova estate?
La gente, con lo sguardo al cielo
lo aspetta come fosse il destino.
dalle battaglie epiche
costui non seppe fermarsi
e viaggiò secoli ed eoni.
e il mantello di nero pensiero
egli, sulle terre dell’uomo
vedeva tormenti e paure.
sulle discese scoscese
sopra le salite ripide
che conducevano al nulla.
dopo riposava sull’erba
la stessa erba che dopo fumava
insieme alle formiche e alle api.
più curioso d’un gatto
costui non seppe cullarsi
di ogni leggenda imparata.
che si piantò nei suoi occhi
trasformandone le lacrime
in pozze di rubino salato.
né da quale vita arrivasse
ma aveva parole da spendere
e sorrisi di salsedine e brace.
nell’attesa della nuova estate?
La gente, con lo sguardo al cielo
lo aspetta come fosse il destino.
N° 4522 - 29 luglio 2021
Il Custode
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