Sono sceso all’inferno
appena per pochi istanti
soltanto per ricordare
quanto sia ingiusta la vita.
E con la penna scrivevo
sopra un taccuino d’amianto
quello che mi raccontava
un demone senza destino.
Avevo gli occhi pregni
di un silenzio mai visto
frattanto percorrevo i gironi
scortato da Dante e Virgilio.
Dov’è finita Persefone
fra questi cunicoli tetri?
E dove il frammento di anima
che ho nascosto a Lucifero?
Con la mia vista di gatto
tagliavo a metà le tenebre
dopo facevo la stessa cosa
alle mie vene pulsanti.
E morivo continuamente
ma ogni volta risuscitavo
i dannati erano esterrefatti
mentre io mi sentivo smarrito.
Adesso io cerco ancora
il filo che conduce all’uscita
dal labirinto di questi pensieri
popolati di ricordi e di dolori.
Il Minotauro lo ha divorato
sicché io sono perduto
e però questo posto mi piace
e non intendo tornare al futuro.
appena per pochi istanti
soltanto per ricordare
quanto sia ingiusta la vita.
sopra un taccuino d’amianto
quello che mi raccontava
un demone senza destino.
di un silenzio mai visto
frattanto percorrevo i gironi
scortato da Dante e Virgilio.
fra questi cunicoli tetri?
E dove il frammento di anima
che ho nascosto a Lucifero?
tagliavo a metà le tenebre
dopo facevo la stessa cosa
alle mie vene pulsanti.
ma ogni volta risuscitavo
i dannati erano esterrefatti
mentre io mi sentivo smarrito.
il filo che conduce all’uscita
dal labirinto di questi pensieri
popolati di ricordi e di dolori.
sicché io sono perduto
e però questo posto mi piace
e non intendo tornare al futuro.
N° 4508 - 12 luglio 2021
Il Custode
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