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sabato 17 marzo 2018

KHE SANH

Noi tutti fummo solo ragazzi
impauriti nelle trincee
che sentivano sotto gli anfibi
talpe o ratti scavare con furia.

Accadeva così ogni notte
fatta di luna o di umide tenebre
in cui il Charlie si preparava
a sferrare l’attacco finale.

Era il Tet, ed era il Vietnam
quando fummo destinati al macello
chissà quanti erano i vietcong?
Di certo troppi per sopravvivere.

Avemmo ricordi sui quali piangere
ed un terrore pudico e silente
forse lo stesso dei nostri nemici
forse di più…ma che cosa importa?

E tornammo, seppure non tutti
alle case, alle nostre vite
a rammentare i morti e gli storpi
noi che fummo soldati a Khe Sanh.

  N° 3350 - 16 marzo 2018

                                               Il Custode

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