Eppure, la tua
bellezza
scaldava più della sabbia
che, tacita in riva al mare
cullava la nostra passione
e quando scendeva la notte
i baci diventavano insolenti.
Io mi ricordo
di te
e dei tuoi occhi profondi
tanto che, Sole, mi manchi
come se io ti avessi ancora
per una vita e anche oltre
e non in un’estate breve.
E magari tu lo
credevi
che fosse un amore per sempre
giovani e, ahimé, troppo ingenui
per immaginare il futuro
che sulla spiaggia di Chioggia
sembrava ad una sola spanna.
A volte mi
maledico
per averti voltato le spalle
mentre mi tendevi il tuo cuore
ma io ero un dannato codardo
dall’anima ancora randagia
sicché scelsi l’oscurità.
N° 3341 - 10 gennaio 2018
Il Custode
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