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martedì 12 dicembre 2017

DAMNATIO MEMORIAE

Non c’è un solo pertugio
che mi consenta di entrare
dentro il tuo gelido cuore
laddove io ero di casa.

Dannato è il mio ricordo
che tu hai spazzato via
così come è la mia anima
distante dalla tua clemenza.

Quale fu mai quel crimine
che mi scacciò dai tuoi occhi?
Condannato, e non vi è redenzione
a scontare l’oblio perdurante.

Sulle mie dita, il tuo amore
e gocce di sangue dolcissimo
che mescolato alle lacrime
irride un dolore straziante.

Perduto in un cielo di tenebre
osservo transitare le stelle
e tu eri la mia unica luna
adesso, soltanto disperazione.

  N° 3335 - 11 dicembre 2017

                                                Il Custode

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