La pianura e
l’azzurro
dove i grilli tacevano
e l’amore che io pensavo
restava chiuso negli occhi
mentre fra le mie mani
tenevo il tuo esile corpo.
Ed era freddo
davvero
ma il tuo bellissimo viso
pareva più caldo del sole
perfetto quanto la luna piena
ed io non sognavo altro
che averti per molti secoli.
Ed io ricordo
ancora
la fragranza della brina
che tingeva i fili dell’erba
le tue labbra meravigliose
che solcavo con le mie dita
sulle sponde del grande lago.
E però è tutto
finito
tra i sentieri ed i canali
sicché tu mi manchi
e mi manchi tanto da odiarti
adesso che il cuore arranca
ed è un carillon sotto le onde.
N°
3221 – 12 dicembre 2016
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