Sicché io la
attraversai
quella notte profonda
che circuì i miei occhi
e plagiò ogni pensiero.
Assuefatto al
delirio
incatenai la nuda anima
alla fragranza inebriante
del sangue sulle mie mani.
E dispensai la
morte
scintilla di eternità
che non riconobbe passato
e non prevedeva futuro.
L’oscurità
dentro di me
ed io diventai assassino
ma la morte, l’immane dolore
mi trasformarono in Dio.
N°
3219 – 2 dicembre 2016
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