Io non lo so
sono qui e non rammento
da quanti anni
oppure da quanti secoli
ma cammino la terra
di sangue ancora umido
mentre la mia anima affonda
in fondo alle sabbie mobili.
In fondo alle
sabbie mobili
la eco del mio cuore è tuono
il suo battito talmente violento
smuove l’argilla e le radici
ed io sento l’odore
persistente dentro le narici
dei miei ultimi pensieri
oramai in putrefazione.
Oramai in
putrefazione
è questa luna distante
che tenta di scavare una buca
dalla quale io potrei risalire
e tornare ad annusare la notte
ricominciare a divorare le stelle
giacché creatura folle ed affamata
io sono inebriato dalla violenza.
Io sono
inebriato dalla violenza
sicché non riesco a quietarmi
e da molti anni
finanche da troppi secoli
la mia clessidra si è fermata
e però, da persona paziente
io attendo, e non so che cosa
d’altronde non mi manca il tempo.
N°
3218 – 28 novembre 2016