Forse fu per
quelle ferite
sanguinanti dentro la testa
sicché l’anima presto si arrese
ed iniziò a vagare le tenebre.
Ed il tempo
pareva un gioco
al quale lui non seppe vincere
fu così che la sua piccola morte
diventò una realtà dolorosa.
Nel frattempo
la notte cianciava
parole che aveva imparato dai grilli
e si lamentava a causa dell’afa
ma il bambino aveva disagi maggiori.
Tolta la maschera da antico clown
il destino mostrò il suo vero volto
ed era malvagio simile al Dio
che diede la vita ma per brevi istanti.
E le lacrime
diventarono gemme
che generarono oscure stelle
lui le seguì in fondo alla galassia
ed io ancora aspetto che torni.
N° 3070 - 21 gennaio 2016
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento