E calò un cupo silenzio
per i corridoi del convento
scese come fosse un flagello
una belva assetata di sangue.
La madre raccolse la notte
affinché diventasse tempesta
tuoni e lampi oltre le finestre
a rendere l’atmosfera più lugubre.
Voci di vergini morte impalate
si cullavano in balìa del vento
sembravano recitare una maledizione
a chiunque passasse senza un saluto.
Le risate dai sotterranei
sovrastavano i pianti e le suppliche
delle suore indegne al demonio
‘ché la mattanza s’era solo all’inizio.
Dopo non ci fu più nulla da udire
che persino la luna terrorizzata
fuggì oltre i campi e sulle colline
nauseata dal lezzo di carne bruciata.
Nel tempo di un brevissimo istante
il convento scomparve, poi si ricompose
con la madre e le sue diavolesse
pronte ad una nuova battuta di caccia.
per i corridoi del convento
scese come fosse un flagello
una belva assetata di sangue.
affinché diventasse tempesta
tuoni e lampi oltre le finestre
a rendere l’atmosfera più lugubre.
si cullavano in balìa del vento
sembravano recitare una maledizione
a chiunque passasse senza un saluto.
sovrastavano i pianti e le suppliche
delle suore indegne al demonio
‘ché la mattanza s’era solo all’inizio.
che persino la luna terrorizzata
fuggì oltre i campi e sulle colline
nauseata dal lezzo di carne bruciata.
il convento scomparve, poi si ricompose
con la madre e le sue diavolesse
pronte ad una nuova battuta di caccia.
N° 5012 - 7 agosto 2023
Il Custode
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