Ha negli occhi un ricordo
che ricorda un antico dolore
e sotto le unghie, la pece
con cui si dipinge l’anima.
La gente di lui ha timore
seppure egli sia sempre garbato
poiché ha quel brutto difetto
di dire cose che fanno tremare.
Ha scritto un poema alla luna
ma costei si finge cieca
solamente per ascoltare la voce
di lui che le parla d’amore.
Quanti secoli, quanta tristezza
rammendati sopra la propria pelle!
Eppure, benché egli sia strano
indossa un sorriso che scalda.
In bilico sopra le nuvole
quasi che fosse un gabbiano
in realtà intende solo volare
distante da ciò che ha perduto.
Ogni tanto qualcuna lo chiama
ogni volta cambiando il suo nome
tanto che lui si confonde
e non rammenta, sicché si adira.
Passerà anche quest’altra vita
di solitudine e disilluse speranze
<non importa…>, sussurra al corvo
<…prima o poi forse morirò anch’io>.
che ricorda un antico dolore
e sotto le unghie, la pece
con cui si dipinge l’anima.
seppure egli sia sempre garbato
poiché ha quel brutto difetto
di dire cose che fanno tremare.
ma costei si finge cieca
solamente per ascoltare la voce
di lui che le parla d’amore.
rammendati sopra la propria pelle!
Eppure, benché egli sia strano
indossa un sorriso che scalda.
quasi che fosse un gabbiano
in realtà intende solo volare
distante da ciò che ha perduto.
ogni volta cambiando il suo nome
tanto che lui si confonde
e non rammenta, sicché si adira.
di solitudine e disilluse speranze
<non importa…>, sussurra al corvo
<…prima o poi forse morirò anch’io>.
N° 4768 - 29 novembre 2022
Il Custode