Col battito d'ali leggero
dentro la notte io danzo
e mi perdonerà, il geco
se io ne farò il mio pasto.
dentro la notte io danzo
e mi perdonerà, il geco
se io ne farò il mio pasto.
Attraggo zanzare e falene
come dame alla mia corte
nella brezza fatta di ulivo
il mio corpo muove sinuoso.
Io, un'ombra davanti alla luna
però veloce come una scintilla
non mi biasimerà, la libellula
se trovo le sue carni prelibate.
Attendo lo scrosciare, alla fonte
dell'acqua con la quale mi disseto
fino alle prime luci dell'alba
a riposare in attesa del crepuscolo.
N° 5226 - 23 settembre 2024
Il Custode
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