Dentro quella casa vuota
l’ombra di Maria muoveva
ed il vento che rimbombava
faceva tremare vetri ed infissi.
Pochi passi in mezzo alla polvere
e fra le tele di ragni annoiati
agitate da un ultimo sospiro
dondolavano i silenti ricordi.
Quanta vita andata sprecata
dedicata ad un unico uomo
verità tristi che vennero a galla
quando la mente infine esplose.
Curiosi i gatti, ancor più le falene
percorrevano ogni lembo oscuro
e con le vibrisse, e con le ali
carezzavano le guance a Maria.
Chissà come finì quella leggenda
però quella casa è ancora lì
come fosse di monito per i viandanti
che passano e non si fermano più.
N° 5217 - 24 luglio 2024
Il Custode
Danzano presso le lapidi
sono lucciole o forse anime
che nella calda notte di luglio
inseguono gli antichi ricordi
perduti dalle tasche bucate.
Fuochi fatui in cima al vento
dalla forma di tiepide lacrime
‘ché chi riposa tra le radici
adagiato sotto un tappeto di erba
ha lasciato dolore rimpianto.
Ogni tanto transita un corvo
raggi di luna sopra il suo manto
riflettono di un blu intenso
che pare rubato a un artista
che ne dipinse un capolavoro.
E chissà se i sospiri che giungono
tra le rughe dei ceri e dei fiori
siano le ultime suppliche spese
da coloro che non volevano andare
ma sono stati costretti a morire.
N° 5216 - 22 luglio 2024
Il Custode
Ho pensato un amore
grande che pare l’oceano
che lungo la via per Atlantide
raccoglie le stelle marine
da dedicare ai tuoi occhi.
L’ho visto vestito di luce
come fosse una veloce meteora
sulla pelle aveva alcuni frammenti
di cenere della galassia
con i quali profumare di tenebre.
Al calore dell’ultimo sole
ho cercato una leggera brezza
la brina umida della montagna
per stringerti in un abbraccio
più sicuro d’un sorriso materno.
Infine fermo sull’arenile
ho sollevato una pietra calcarea
ed era là sotto che riposava
quell’amore pensato in primavera
e che adesso sverna al mio fianco.
N° 5215 - 20 luglio 2024
Il Custode
Tu mi scruti dal buio
ed io non me ne avvedo
giacché il tuo passo è silente
i tuoi artigli sono a riposo
eppure sento la tua presenza
annuso l’odore della tua voglia.
Resto inchiodato al letto
nell’attesa della tua venuta
i pensieri si fanno sconci
nell’immaginare il tuo corpo
ed ancora la tua bocca calda
che si chiude intorno al mio sesso.
Scivolano via le mie mani
sopra il velluto della tua pelle
mentre la tua lingua persevera
e non intende mollare la preda
scariche di intenso piacere
il mio cuore batte all’impazzata.
Tu gemi, io rimango in silenzio
inebetito dalla tua eccitazione
nella stanza, impregnato alle pareti
l’orgasmo che travolge i nostri sensi
adesso tu graffi, finanche mordi
la gratitudine per il godimento ottenuto.
N° 5214 - 15 luglio 2024
Il Custode
Ho imparato le tenebre
attraversando la luce
che mi ha ferito, accecato
ed abbandonato in un canto.
Per inseguire una stella
destinata ad implodere
ho perso di vista la luna
con essa la forza di amare.
Sicché ho cominciato a volare
e lontano diverse galassie
i miei ricordi diventavano polvere
i sogni, qualcosa di irraggiungibile.
Non so, né mi pongo domande
che non troverebbero risposte
però a volte mi sfugge un sorriso
quando vedo l’Orsa Minore giocare.
Passerà un’astronave di xenomorfi
in fuga da quello che fu il mio pianeta
li guarderò ognuno negli occhi
dopo asciugherò loro le lacrime.
Poiché qui io non sto male
ho la vodka ed ancora un po’ d’erba
e fumerò fino al mio risveglio
sperando di non essere ancora tornato.
N° 5213 - 13 luglio 2024
Il Custode
Hai notizie della cicala?
L’hanno vista, durante la notte
attraverso gli oscuri prati
con lo sguardo di disperazione.
Hanno domandato, alcune formiche
dove mai ella fosse diretta
non ha risposto nemmeno alla luna
che la guardava da in cima al cielo.
Sopra il fiore sul quale svernava
poche gocce di sangue rappreso
i boccioli adesso se ne abbeverano
e sorseggiano ancora il suo profumo.
Qualcuno ne dice pasto del ragno
che sonnecchia sopra la tela
ma essendo, lui, molto sincero
probabilmente è davvero innocente.
E si muovono lente, le nuvole
alla melodia di un vento mortificato
io non so rispondere al quesito del grillo:
<<Hai notizie della cicala?...>>
N° 5212 - 11 luglio 2024
Il Custode
Aria, maledizione!
io ho bisogno di aria!
e di una via di fuga
da questa stramaledetta
e fottuta pseudo civiltà.
Mi voglio confondere
con la natura
essere orso e poi lupo
qualcuno che lotta ed uccide
solamente per sopravvivere.
Cerco il silenzio
affinché io possa ascoltare
il canto del cervo in amore
il ronzio dell’ape che vola
intorno al fiore che sboccia.
Giacché ne ho abbastanza
di chi semina violenza
per fanatismo ideologico
religioso
oppure per sola ignoranza.
Esigo di guardare il cielo
e vederlo nei suoi colori
anziché in questi artefatti
…aria, cazzo!
io ho bisogno di aria!
N° 5211 - 11 luglio 2024
Il Custode
Abbiamo combattuto
battaglie che non capimmo
ma l’ebbrezza della violenza
era come una droga inebriante.
Ai piedi della montagna
il sentiero era lastricato
con i resti dei mercenari
che marcirono al sole di luglio.
Nel vallo di soli scheletri
ripuliti dagli uccelli rapaci
che volteggiavano nel cielo
in circolo, come un mulinello.
Il lezzo era insopportabile
ammorbava l’aria circostante
e sopra i parti affilavano i denti
i lupi, e finanche gli orsi.
Noi fummo in pochi a tornare
e nessuno poté dimenticare
le grida, le lacrime e il sangue
sacrificati nei giorni dell’odio.
N° 5210 - 5 luglio 2024
Il Custode
Non riesco a volare
la brezza che io cavalcavo
e mi trasportava lontano
adesso è diventata pesante
e odora di piombo e veleno.
Scarseggia il cibo
le falene sono fuggite
e gli umani, animali violenti
si sono impossessati di tutto
come se tutto gli appartenesse.
Non c’è più nessun profumo
nella notte di primavera
ed il cielo di queste estati
è macchiato di fuliggine
che penetra fino ai polmoni.
Provo a migrare per altre terre
ma non so se troverò mai
un posto nel quale vivere
cullato dal bacio della luna
sul mio manto, sulle mie ali.
Sarà la natura che si ribella
oppure un nuovo gioco dell’uomo?
Io leggo nel solco delle nuvole
che il tempo è quasi finito
per tutti…nessuno escluso.
N° 5209 - 4 luglio 2024
Il Custode
Ti stancherai di apparire
accadrà quando la tua vita
si incamminerà al tramonto
sarà allora che comprenderai
che non possedevi altro
se non la tua discreta bellezza.
Al cospetto delle tue rughe
ti sentirai confusa e smarrita
nessun miracolo, né alcuna pozione
potrebbero riportarti al passato
che se anche tu usassi artifici
nulla potrà mai ingannare il tempo.
Sfoglierai l’album dei ricordi
e sarà una misera consolazione
sapere di essere stata desiderata
invidiata, seppure senza ragione
e adesso per via della tua superbia
tu morirai da sola in un canto.
N° 5208 - 1° luglio 2024
Il Custode