Qualcosa che pare magia
è il filo dell’orizzonte
dove può, infine, il cielo
accarezzare le onde.
La luna è talmente grande
da inghiottire la notte
eppure è fatta di pezza
e teme che scenda la pioggia.
Affondano telline e conchiglie
dentro la sabbia umida
le sfiora con il suo bacio
un vento che pare d’estate.
Nulla, però, è come il mare
distesa di pece che luccica
sotto il riflesso di stelle
che vanitose si specchiano.
Ed io non ho altra meta
dove riposare i pensieri
e resto, naufrago sulla battigia
dentro questo deserto di pace.
è il filo dell’orizzonte
dove può, infine, il cielo
accarezzare le onde.
da inghiottire la notte
eppure è fatta di pezza
e teme che scenda la pioggia.
dentro la sabbia umida
le sfiora con il suo bacio
un vento che pare d’estate.
distesa di pece che luccica
sotto il riflesso di stelle
che vanitose si specchiano.
dove riposare i pensieri
e resto, naufrago sulla battigia
dentro questo deserto di pace.
N° 4681 - 15 marzo 2022
Il Custode
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