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lunedì 28 marzo 2022

SOSPIRO NEL BUIO

Aiutami
chiunque tu sia
brezza che posso sentire
seppure sia così distante
da qualche parte, nel buio.
 
Non farmi cadere
in questa voragine cieca
che anche io avessi le ali
non saprei la direzione
in cui sfuggire a questo incubo.
 


Ti tendo la mano
eppure non so dove sei
il tuo sospiro echeggia
come giungesse dal nulla
che pure sto calpestando.
 
Adesso io grido
folle di rabbia io rido
poi d’improvviso mi quieto
poiché se anche volessi
non posso tornare alla vita.

  N° 4683 - 27 marzo 2022

                                               Il Custode

lunedì 21 marzo 2022

MI CHIAMANO TENEBRA

Mi chiamano Tenebra
dagli occhi come meteore
che scendono a devastare
frammenti di antichi sorrisi
dal vaso che fu di Pandora.
 
Nessuno conosce il mio nome
che è il nome di una conchiglia
raccolta sopra la sabbia
da una musa che perse la via
Calliope o forse Euterpe.
 
Odoro di salsedine e di lava
e sotto le unghie ho la pece
residuo del catrame rubato
ad un’anima venduta al demonio
prima che la comprasse l’Iddio.
 


Sul lunario alla parete
è scritta la mia data di morte
ma per quanto io volti le pagine
a cercare il giorno ed il secolo
mi porta sempre al mio primo vagito.
 
Ho con me un gatto ed una scure
compagni fedeli durante il viaggio
col gatto io discuto di filosofia
con la scure ammazzo i pensieri
che mi fanno pensare al passato.
 
Mi chiamano Tenebra
è il nome di una conchiglia
sputata da un oceano adirato
verso il cuore di una musa perduta
che è Calliope o forse Euterpe.

  N° 4682 - 20 marzo 2022

                                               Il Custode

NULLA COME IL MARE

Qualcosa che pare magia
è il filo dell’orizzonte
dove può, infine, il cielo
accarezzare le onde.
 
La luna è talmente grande
da inghiottire la notte
eppure è fatta di pezza
e teme che scenda la pioggia.
 
Affondano telline e conchiglie
dentro la sabbia umida
le sfiora con il suo bacio
un vento che pare d’estate.
 


Nulla, però, è come il mare
distesa di pece che luccica
sotto il riflesso di stelle
che vanitose si specchiano.
 
Ed io non ho altra meta
dove riposare i pensieri
e resto, naufrago sulla battigia
dentro questo deserto di pace.

  N° 4681 - 15 marzo 2022

                                               Il Custode

sabato 12 marzo 2022

A CACCIA DI TE

Respira in silenzio
quasi tu non esistessi
come se questa notte buia
coprisse persino i pensieri.
 
Io resto ed attendo
qualcosa che non conosco
ma che nella mia mente
è assai più forte del tuono.
 
Un’ombra nella brughiera
oppure tempesta di sabbia
ti sento seppure tu taci
e non ti riveli ai miei occhi.
 


Il tuo odore è magnetico
lo dice persino la bussola
che punta da sempre l’ago
al Nord dov’è la tua anima.
 
Sicché io mi metto in viaggio
e dentro lo zaino io reco
l’ultima insulsa speranza
di evitare il tuo sguardo.
 
Infine mi devo arrendere
alla mia debolezza ignobile
poiché sono a caccia di te
e del tuo maledetto amore. 

  N° 4680 - 11 marzo 2022

                                              Il Custode

giovedì 10 marzo 2022

LA VISIONE DI RAISSA

Era l’aurora
sembrava fosse la notte
quando il tuono degli aeroplani
seminò fumo d’ardesia
ai piedi delle colline
e sulle strade della città.
 
Nuvole astratte
come giovani mostri nel cielo
parevano quasi giocare
ma il loro odore era acre
di carburante e di fuliggine
che gli uccelli fuggirono via.
 
Non ricordo cosa pensavo
naso per aria e tanta curiosità
però i Mig erano molto vicini
come stessero a precipitare
il muro del suono ridotto in pezzi
e così i vetri delle finestre.
 


Pianse il cane al mio fianco
l’esortazione a trovare un riparo
ma scendevano ovunque, le bombe
come petardi in punto di morte
ed io credevo la mia visione
destinata a finire presto.
 
Poiché ero una donna
rimasta da sempre bambina
sentivo la paura baciarmi
ma io non la comprendevo
però vedevo gocce di grandine
colpire le persone fino a farle cadere.
 
E quando scese dalle mie labbra
sangue copioso come torrente
io ho salutato i campi
e le api, persino le lepri
non ricordo cosa sognavo
so che non l’ho sognato mai più.

  N° 4679 - 10 marzo 2022

                                               Il Custode

venerdì 4 marzo 2022

SEÑORA

Ti vedo
e le tue ferite
hanno un dolce profumo
afrodisiaco e disperato.
 
Sei molta bella
con la garbata eleganza
che la tristezza possiede
simile ad un passo di danza.
 
Note di flamenco
señora dal profilo intenso
antica di sorriso e nel cuore
qual è la tua solitudine?
 


Io ho la mano tesa
verso le tue prime parole
e chissà cosa racconterà
la voce che ti viola l’anima?
 
Ma tu sei evanescente
sei fatta della forma sinuosa
di un pensiero imprigionato
dentro un malinconico amore.

  N° 4678 - 4 marzo 2022

                                            Il Custode

DUE VOCI

A quale credere?
Quale dovrei ascoltare?
Eppure parlano entrambe
e sono assai convincenti
io mi sento infastidito
dal ronzio nella mia testa.
 
Devo fare che smetta
giacché il dolore mi uccide
e mi porta a non tollerare
chiunque incontro per strada
coloro che mi sorridono
fino a chi mi ignora.
 
Queste due fottute voci…
qual è il loro messaggio?
Io la so la mia vita
chi mai sarà presuntuoso
al punto da volermi insegnare
chi devo odiare e chi amare?
 


È una lotta estenuante
fra il bene ed il male
e mi travolge la mente
le parole si fanno violente
durante la resa dei conti
che pare condurre alla fine.
 
Sicché mi guardo allo specchio
ed oramai ho deciso
porterò con me all’inferno
quante più persone potrò
d’altra parte cosa dovrei temere?
Io dovrò comunque morire!

  N° 4677 - 3 marzo 2022

                                           Il Custode