Forse lo vide dentro il sogno
e quel sogno le apparve sublime
e seppure odorasse di inferno
a lei non faceva affatto paura.
Sicché ne invocò l’ombra
quale fuga dal suo debole mondo
lei, nuda, con la sofferenza sul viso
nell’attesa di un abbraccio rovente.
Battaglie perse ed amori sfumati
Safiria con la sua fragile vita
chiuse gli occhi ed immaginò
il demone gentile nella penombra.
Lui le cinse le spalle con delicatezza
lei finalmente annusò l’amore
vertigine di suoni, di nebbie e sospiri
che la sbirciavano oltre il silenzio.
Penso che fu allora che lei decise
di non avere bisogno di alcuna luce
né di parole prive di sentimento
oppure di sguardi fatti di gelatina.
Allora imboccò la via delle tenebre
l’unico posto che sembrava il futuro
Safiria e il suo amato demone
il resto fu un destino da scrivere.
e quel sogno le apparve sublime
e seppure odorasse di inferno
a lei non faceva affatto paura.
quale fuga dal suo debole mondo
lei, nuda, con la sofferenza sul viso
nell’attesa di un abbraccio rovente.
Safiria con la sua fragile vita
chiuse gli occhi ed immaginò
il demone gentile nella penombra.
lei finalmente annusò l’amore
vertigine di suoni, di nebbie e sospiri
che la sbirciavano oltre il silenzio.
di non avere bisogno di alcuna luce
né di parole prive di sentimento
oppure di sguardi fatti di gelatina.
l’unico posto che sembrava il futuro
Safiria e il suo amato demone
il resto fu un destino da scrivere.
N° 4665 - 28 gennaio 2022
Il Custode
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