In questa sera che scende
nell’aria esplode il silenzio
la luna pare impietrita
travolta dal gelo imponente.
Ti seguo, spersa nel cielo
come una stella suicida
ti chiamo sempre più forte
e tu dovrai ascoltarmi.
Prendimi il cuore dal suolo
tra le radici del platano
che simili a filo spinato
lo lacerano senza pietà.
Ho tanto sangue da dissetare
le formiche raccolte tra i fiori
però, a contatto coi funghi
diventa ruggine, infine polvere.
Adesso, sulla spuma dell’onda
la tua eco si fa più vicina
il gufo sussurra che tu arrivi
recata a me dall’alta marea.
Mi vesto
di un sorriso intenso
giacché tu non ami le lacrime
dopo provo a tenderti il cuore
e però nel mio petto c’è il vuoto.
nell’aria esplode il silenzio
la luna pare impietrita
travolta dal gelo imponente.
come una stella suicida
ti chiamo sempre più forte
e tu dovrai ascoltarmi.
tra le radici del platano
che simili a filo spinato
lo lacerano senza pietà.
le formiche raccolte tra i fiori
però, a contatto coi funghi
diventa ruggine, infine polvere.
la tua eco si fa più vicina
il gufo sussurra che tu arrivi
recata a me dall’alta marea.
giacché tu non ami le lacrime
dopo provo a tenderti il cuore
e però nel mio petto c’è il vuoto.
N° 4648 - 10 dicembre 2021
Il Custode
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