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martedì 31 dicembre 2024

NEANDERTHAL

Questa foresta mi è ostile
popolata di rumori sinistri
ma è il posto in cui sono nato
in una calda mattina di luglio. 

Ho visto lune, e ho visto soli
scambiarsi d'abito nel cielo
ora, adulto nella mia grotta
uso il fuoco che uccide il gelo.

Gli animali della mia specie
emettono grugniti incomprensibili 
che attraggono i predatori 
sicché molti hanno perso la vita. 


E però riconosco a me stesso
di avere un discreto ingegno
e ho creato arnesi ed utensili
con i quali combatto le belve.

Io non so il tempo che scorre
se non fosse per le mie rughe
ma mi sorprendo ogni volta
nel vedere nuovi fiori sbocciare. 

E vado avanti per la mia strada
per una sola questione di istinto
perché questa foresta mi è ostile 
ma è la sola casa che io conosco. 

  N° 5256 - 31 dicembre 2024

                                           Il Custode 

domenica 29 dicembre 2024

COSE OSCURE

Nella mia mente
vacillano lontani ricordi
il vento li scuote fra i rami
di alberi oramai spogli
a causa di un timido inverno.

Il diavolo mi parla
suggerisce al mio orecchio
pensieri plasmati di sangue
là annegano antiche ombre
e giovani, lievi figure.

Vorrei camminare la fune
che separa la vita e la morte
se mai dovessi cadere
avrei il tempo di decidere
quale delle due scegliere.

Sento voci, respiro sospiri
Beelzebub in amplesso con l'angelo
si volta a me e sorride enigmatico 
se soltanto avessi un po' di coraggio 
mi unirei e sarei un peccatore.


In un mare fatto di lacrime
affondano barchette di carta
sulla tolda le miserie dell'uomo
tutte le vittime della sua ignominia
che furono a loro volta carnefici.

E cerco nella mia tasca
il cadavere del pipistrello
il suo volo alla ricerca di mosche
si infranse al muro del mio dolore
ed accadde che non ne sopravvisse.

Non importa
il sentiero è a me innanzi
ne riconosco ogni singolo sassolino
io non so dove conduca
ma sono conscio di cosa ho lasciato. 

Cose oscure, parole vuote
come un'arpa dalle corde spezzate
e la melodia della mia anima
si spenge come una candela
ed in me ora risuona il silenzio. 

  N° 5255 - 29 dicembre 2024

                                           Il Custode 

venerdì 27 dicembre 2024

L'AMORE DI UN VECCHIO

Ti amo da così tanto tempo
che adesso che ti sto perdendo 
il cuore mio è prossimo a fermarsi 
come fosse un carillon inceppato. 

Un'intera vita vissuta con te
e rimpiangerò ogni singolo giorno 
quelli che tu hai reso magici
fino a quelli dalle liti più aspre.

Cosa ne sarà della mia esistenza 
dopo che tu avrai varcato la soglia
che ti condurrà a una distanza tale
da non riuscire quasi a pensarti?


Ti supplico, come se potesse servire 
per convincerti a rimanere
e piango lacrime che non sapevo 
fossero ancora appese ai miei occhi.

Un amore come non fu nessuna 
così è come io ti ricorderò 
nel frattempo che saremo distanti 
per un supplizio, spero, di breve durata.

  N° 5254 - 27 dicembre 2024

                                            Il Custode 

mercoledì 25 dicembre 2024

SONO IL GRINCH

Io sono il Grinch
sono per metà elfo
il resto è solitudine 
racchiusa nella mia tasca
dal preciso istante in cui
ho imparato gli esseri umani. 

Chiuso nella mia grotta
divido il mio pane
e persino la vodka 
con un pipistrello smarrito
confuso dalle melense canzoni
ascoltate giù al villaggio.

Io odio tutti
a volte persino me stesso
ho sopra la schiena il tatuaggio 
di un'idra dalle sette bocche
che divora bambini e cherubini 
e ne sputa le ossa nel mare.

Le luci mi infastidiscono 
sicché dimoro nell'ombra 
se mai qualcuno bussasse 
alla soglia del mio oscuro antro
taciterei il cuore e la TV
fingendo di non essere in casa.

Io sono il Grinch
dall'animo oramai tumefatto 
sul mio comodino conservo 
la testa di Santa Claus
ogni tanto tenta di mordermi 
ed io la scaglio nel caminetto.

  N° 5253 - 24 dicembre 2024

                                            Il Custode 

UN POSTO DOVE IO NON SONO

Che strano tramonto...
ha il colore del nulla
profuma di roba inutile
acquistata da un ciarlatano. 

È qui che dimoro 
in questo posto remoto
laddove io non sono
e forse mai sono stato.

Annuso un soffio di vento
giunto dai monti lontani 
vorrei ritrovare me stesso 
se solo io non fossi pigro.

Le braccia, simili ad ali
si aprono incontro al cielo 
mia madre me lo ripeteva 
che non avrei potuto volare.

Sicché qui mi sento inutile 
come un geco senza pareti
da scalare a passo veloce 
per sfuggire i pipistrelli. 

Che splendida notte...
quasi che fosse davvero l'ultima
che trascorrerò in questa vita
in un posto dove io non sono. 

  N° 5252 - 23 dicembre 2024

                                           Il Custode 

venerdì 20 dicembre 2024

LE PERSONE PERDUTE

Restano come farfalle
sospese in un cielo opaco
a mezz'aria, e quasi in attesa
di potere ritornare alla vita.

Parte integrante dell'anima
e briciole di dolorosi ricordi
che raccolti in punta di gola
s'accumulano dentro la mente.


Sono le persone perdute 
che seppure afferrate con forza
non si sono riuscite a trattenere 
dal loro viaggio verso l'oblio.

Sicché il cuore mescola i battiti
come fosse un carillon inceppato 
poiché al pensiero di non rivederle 
tu non sei più chi un tempo eri.

  N° 5251 - 20 dicembre 2024

                                            Il Custode 

giovedì 19 dicembre 2024

RICORDO...

Ricordo il grande cianciare
provenire dal bar affollato
la gente leggeva e rideva
i messaggi dei cioccolatini
ed intanto sorseggiava i caffè. 

Fuori l'asfalto bruciava
al sole di un caldo agosto 
e sulla banchina della stazione 
osservavo lo sguardo felice
dei bambini diretti in vacanza. 

Io non avevo nessun bagaglio 
se non uno zainetto sgualcito 
che conteneva la mia solitudine 
i pochi sogni calpestati al suolo
durante una vita buttata via.


Poi giunse un senso d'angoscia 
pesante come un muro che crolla
uccelli di sventura nel cielo
gracchiavano il loro avvertimento
che nessuno seppe mai tradurre.

E scoppiarono il tuono e le fiamme 
ed il lezzo di paura e di sangue
scese un mantello di gelido buio
sopra i miei occhi oramai esausti 
cosi io ricordo la mia ultima morte.

  N° 5250 - 19 dicembre 2024

                                           Il Custode 

martedì 17 dicembre 2024

ANIMA

La chiamano Anima
poiché non ricorda il suo nome
e nessuno, nemmeno i gatti
sa da dove lei sia arrivata.

Raccoglie ciottoli e sampietrini 
lungo le strade del centro 
la gente che vive il villaggio 
la ama ma non lo sa dire.

Il suo viso rammenta un dolore
vissuto in chissà quale vita
lei odora di Medioevo 
e di frassino che arde in inverno.




Nel mezzo dei suoi silenzi 
le parole incontrano suoni
che danzano sulla cima del vento
trascinate in alto dalla marea.

Figlia di luna, madre di un figlio
perduto in un torrente di sangue
sicché tutti la chiamano Anima
la sola essenza che di lei sorride.

  N° 5249 - 17 dicembre 2024

                                            Il Custode

UN UOMO TRANQUILLO

Mi alzo 
dal letto in disordine 
dopo scosto le tende 
per fare un poco di luce 
sui miei pensieri bislacchi. 

Un uomo qualunque 
affacciato alla finestra 
scaraventato nel mondo
nauseato dalle persone 
che berciano per le strade.

Nella mia mente
ronzano voci incontrollate 
fanno davvero male
io non so da dove giungono 
io non so come fermarle. 


E sparo
prendo la mira poi sparo 
come un automa, io uccido
e non provo alcuna emozione 
la mia anima adesso è libera. 

Torno a sdraiarmi 
a fissare un punto impreciso 
al centro del soffitto 
è stato un sogno oppure realtà
...ma cosa potrebbe importare?

  N° 5248 - 14 dicembre 2024

                                             Il Custode 

lunedì 9 dicembre 2024

VILLAGGIO DI GHIACCIO

Sguardi ad ogni finestra 
di occhi come stalagmiti
appuntiti giusto per dilaniare
chiunque si trovi a passare.

È freddo lungo le strade
macchiate di sangue stantio
sono sbuffi di gelo le anime
di coloro oramai trapassati.

Poiché di dolore si nutrono
le ombre che nel villaggio
fra il ghiaccio e il lezzo mortale 
là dimorano da molti secoli.


Il nome non è sulle mappe
nessuno osa più pronunciarlo 
e cade ad annerire la neve
una pioggia di leggera cenere.

Ovunque pare sia il silenzio 
come una pestilenza assordante 
che penetra oltre la pelle
ad infettare di paura la mente.

A volte scompare nella nebbia
per ingannare gli stolti viandanti
che cadono preda d'un sortilegio 
dal quale non ritornano più.

  N° 5247 - 8 dicembre 2024

                                            Il Custode 

venerdì 6 dicembre 2024

SCATOLA DEI RICORDI

Quanta polvere
e quanti resti di insetti...
i ragni hanno banchettato 
silenti sulle loro tele
dentro quella antica scatola. 

Non rimane molto
se non delle foto ingiallite 
e vecchi, tintinnanti ciondoli
e ancora lacrime piante 
chissà per quanto a lungo.

Ricordi frammentati 
oramai solamente rimpianti 
là le blatte svernano
annusando il lezzo di stantio 
che sembrano gradire tanto.

Non ci torno più 
il cuore e neppure lo sguardo
riuscirebbero a trattenere 
quella violenta emozione 
di triste e cieco delirio.

Sicché brucio ogni cosa
la scatola, i ragni e le blatte
persino la fottuta casa
e salgono fiamme che crepitano 
fino ad ustionare la luna.

  N° 5246 - 6 dicembre 2024

                                             Il Custode 

martedì 3 dicembre 2024

SCEGLIERO'

Sceglierò il silenzio 
poiché non rammento parole
e nella notte
e per le strade
sarò solo quanto la luna.

Viaggerò il filo dei sogni
senza fretta
né più rimpianti inutili
porterò un solo ricordo 
per non appesantire lo zaino.

Lungo il sentiero
pane e vino per le formiche 
e la scintilla di una stella
il suo riflesso sopra il bicchiere 
pare sfuggito al grembo di Azimut. 




Lontano soltanto l'ululato 
di un vecchio lupo che mi saluta 
<<non tornerai?..>> 
Sembra che egli domandi
la mia risposta lo ferirebbe.

Ma c'è tanta strada davanti a me
persino un sole pronto a risorgere
gioca sul mare, come un bambino 
infine stanco cade sul fondo
ed annega sotto le onde.

  N° 5245 - 3 dicembre 2024

                                           Il Custode

lunedì 2 dicembre 2024

SUSSURRO

Tiepido che pare brezza
leggero come carta velina
ed è un sussurro d'amore
una eco sfuggita all'anima.

Io ti sento sopra le pelle
il tuo respiro diventa rovente 
quasi fosse un soffio di Ghibli 
che ha perduto la via al nirvana.



Amore ed eccitazione avvolgente 
la testa è preda di un mulinello 
di vertigini e di emozioni 
che parevano oramai assopite. 

Sicché io ti stringo più forte 
e più forte incomincio a viaggiare 
nel sussurro della tua voce
che è travolta dalla tua passione. 

  N° 5244 - 2 dicembre 2024

                                           Il Custode 

GUERRA DI SORCI

Salgono dalle fognature 
non appena cala la luce
con gli occhi dentro la notte 
con il loro sguardo di falce.

La loro armata è poderosa
mentre marcia lungo le strade
cercano gatti, anziani e bambini
da trucidare senza alcuna pietà. 

Hanno preparato negli anni
la strategia per la propria guerra
approdati alle coste con i barconi
si sono nascosti con molto zelo.

E le città dell'intero continente 
prendono a bruciare ad una ad una
e tra le macerie di cenere a ferro
i sorci innalzano la loro bandiera. 

Fuggono i politici che li difesero
dai molti dubbi della cittadinanza 
e nel tappeto di sangue e cadaveri 
adesso giace l'utopia della fratellanza. 

  N° 5243 - 1° dicembre 2024

                                             Il Custode