Siediti, bambino
e ti racconto la storia
di una sorella
che non ti ha mai saputo
cresciuta nella tua ombra
figlia di un dolore profondo.
e ti racconto la storia
di una sorella
che non ti ha mai saputo
cresciuta nella tua ombra
figlia di un dolore profondo.
Ho speso migliaia di giorni
incatenato alla tua morte
eppure dentro il suo sguardo
ho trovato un nuovo coraggio
avrei dovuto dirglielo
ma ancora morivo di te.
E nella sera, a novembre
lei è caduta dentro i miei occhi
mi perdonerai, bambino
se fra stanze oramai vuote
ho trovato calore e musica
nella melodia del suo vagito.
Avresti dovuto conoscerla
che certo l'avresti amata
scheggia forgiata dal tuo sangue
plasmata del tuo lieve sorriso
avresti dovuto impararla
sareste stati l'amore per sempre.
N° 5242 - 25 novembre 2024
Il Custode