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martedì 22 ottobre 2024

IL CORAGGIO DI UNO

Sono solo
perduto dentro i pensieri
e le barricate della mia mente
morire sarebbe facile
e però roba da pavidi.

Vedo la gente cadere
sopra l'asfalto
nella rete dei mentitori 
molti non sopravviveranno 
io non sarò mai come loro.


Le macerie dei miei ricordi
premono sul cuore
mi manca il fiato
ma certo non il coraggio 
sicché io combatto ancora.

Sono uno, difetto di fabbrica 
in una società omologata 
dove le serpi ridono
della morte che giunge impietosa 
dove evapora l'umanità. 

  N° 5234 - 22 ottobre 2024

                                            Il Custode 

venerdì 18 ottobre 2024

IL RESPIRO DI AMALIA

Nella placida notte
nessun soffio di vento
ora si attenua il rumore
Delle libellule e dei sogni.

Qui il silenzio è infranto 
solo dal respiro di Amalia
lei, figlia dei fuochi fatui
e di una orribile morte.

È rarefatto il pensiero
che penso dalla mia stanza
mentre osservo gli artigli 
di alberi dal volto imbronciato.


Muoiono le anziane foglie
formano un tappeto fragile 
laddove lei posa i suoi passi
leggeri come carta velina. 

Ma supino sotto il dirupo
soltanto il respiro di Amalia 
il resto è carne avariata 
uccisa di una orribile morte.

  N° 5233 - 17 ottobre 2024

                                             Il Custode

mercoledì 16 ottobre 2024

TI INNAMORI

...Poi ti innamori 
e il cielo che pareva plumbeo
si tinge di intensi colori
la vita, dapprima incombenza 
è preda di confuse emozioni. 

Che sortilegio è mai questo?
Lo domandi allo Scirocco
tu ne annusi il tocco gentile 
che scivola sulla tua guancia
come fosse una lieve carezza.

Da tempo non ti sentivi così 
e adesso vorresti fuggire
ritrovare la via delle tenebre
dove, protetto dai ragni e dai rovi
nessuno poteva raggiungerti.



Quale è stata la maledizione 
che ti ha sollevato da terra
per condurti in un caleidoscopio 
di visioni gettate alla rinfusa
e pensieri che sembrano neve?

Ma non importa
tu sorseggi la tua dose di assenzio
e la trovi dolce come non mai
perché ti innamori
...e forse ne è valsa la pena.

  N° 5232 - 15 ottobre 2024

                                             Il Custode 

venerdì 11 ottobre 2024

CAMMINO A PIEDI NUDI

Cammino a piedi nudi
sopra un tappeto di lava
e giacché io sono cieco
per trovare la direzione 
annuso la polvere d'ali
perduta da silenti falene.

C'è un luogo, dopo il sentiero 
coperto di spighe di grano
mi solleticano ad ogni passo
e come un folle, io rido
la mosca vi si è fatta il nido
al riparo dalle zampe del ragno.


Io ti cerco ad ogni cambio di luna
e raccolgo sotto le unghie
il profumo dei tuoi sorrisi 
tu li sorridevi con gli occhi
quando io ti chiamavo amore 
nella maniera che non fece nessuno.

  N° 5231 - 11 ottobre 2024

                                         Il Custode 

giovedì 10 ottobre 2024

UN GIORNO ORDINARIO

Dalla finestra io vedo
ombre che durante il giorno
corrono che sembrano ratti.

Le osservo, quando scende la notte
simili fastidiose zanzare
cercare prede da dissanguare.

Ed io impazzisco di rabbia
poiché li odio profondamente 
la sola loro presenza mi nausea.

Oggi è un giorno qualunque 
un grande giorno per dare la morte
e spargere sangue come piovesse.

È caldo il mio fucile d'assalto 
concentrato su quelle malsane figure
che brulicano lungo le strade.

Dalla finestra io sparo 
le ombre cadono come fantocci 
ed alcune gemono o piangono.


Non provo nessuna pietà 
è troppo il rancore accumulato 
e che ha stritolato la mia mente.

Però noto da oltre una siepe
un lampo dal fastidioso frastuono
che pare indirizzato al mio petto.

Un fottuto bastardo ha sparato
mettendo fine al mio delirio 
alla mia voglia di uccidere gente.

Fa male, non posso negarlo
ma è una sensazione bellissima 
pare droga che mi entra in circolo.

Dunque è questo morire?
Confusione e allucinanti visioni
ma ne ho portati tanti con me!

  N° 5230 - 10 ottobre 2024

                                         Il Custode 

martedì 8 ottobre 2024

COMINCIAMMO A PENSARE

Noi cominciammo a pensare 
pensieri vietati agli schiavi
ma stanchi delle nostre catene
desideravamo soltanto la libertà .

Sicché ci unimmo in gruppo
ogni giorno sempre più numerosi
poi, raggiunto il porto dell'Est
noi sedemmo sulle banchine.

Fu, la nostra, una protesta pacifica 
che non piacque al Re di quelle terre
ed inviò i fucilieri e gli sbirri 
per soffocare la nostra rivolta.



Arrivarono da Nord e da Sud
persino da Oriente ed Occidente 
e noi, a capo chino, pregammo
un dio che non sapeva ascoltare. 

E ci spararono fuoco ed insulti
dissero che noi eravamo gli untori
la causa del pestilente flagello 
che decimava la popolazione. 

Infine morimmo gemendo parole 
'ché avevamo compreso l'inganno 
di una pandemia che era finzione 
e però lo compresero in pochi.
 
   N° 5229 - 8 ottobre 2024
                                          
                                            Il Custode

sabato 5 ottobre 2024

IL RITORNO DEL TRICHECO

Mi avevano dato per morto
all'alba di un freddo novembre 
ma tra le lamiere della mia auto
io ridevo della folla morbosa
accalcata sotto il semaforo. 

La mia testa che rotolava 
inorridiva le donne e gli anziani 
però divertiva i bambini 
che con la loro innocenza sadica
correvano ad osservava la mia fine.

Il sole faticava a svegliarsi 
in quel grigio e gelido mercoledì 
era un'atmosfera così macabra 
da ispirare il buon Edgar Allan Poe
e gettare nel panico i miei seguaci. 


Quante stupide teorie ascoltate 
sulle ragioni del silenzio che fu
ogni tassello studiato alla perfezione 
perché il successo non poteva svanire
sopra una umida strada londinese.

Adesso io imbraccio il mio Hofner 
e come uno spettro sotto i riflettori 
vado avanti ad esibirmi sul palco
'ché si pensa che il tricheco sia tornato 
ma lo spettacolo è sempre continuato. 

  N° 5228 - 5 ottobre 2024
 
                                         Il Custode