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lunedì 31 ottobre 2022

ESCI!

Chiunque tu sia, esci
dalla mia mente assuefatta
a lusinghe e false promesse.
 
Sei qui, e vi fai confusione
tu che calpesti i miei silenzi
rendendomi l’anima opaca.
 
Ritrova il pertugio minuscolo
che ti ha permesso di entrare
e lascia un biglietto d’addio.
 


Osserva, il cielo è sconfinato
molto più vasto del mio sguardo
che è affamato di solitudine.
 
Io chiuderò, non appena uscita
il mio cuore che grida forte
solamente per attirarti a sé.

  N° 4757 - 31 ottobre 2022

                                            Il Custode

giovedì 27 ottobre 2022

UCCIDERO'

Ucciderò a caso
qualcuno che mi sorride
e come un bimbo eccitato
mi sentirò molto appagato
ucciderò, e sarà bellissimo
quanto rinascere ancora.
 
Un animale nato in cattività
che però è riuscito a fuggire
tale diventerà la mia furia
dinnanzi a chi mi circonda
un animale che artiglia la preda
per dilaniarla senza pietà.
 


Userò la rabbia che alberga
dentro la mia mente malata
e i frammenti di odio profondo
che ho accumulato nei secoli
userò la fantasia imparata
e farò della morte un capolavoro.

  N° 4756 - 21 ottobre 2022

                                            Il Custode

martedì 18 ottobre 2022

NUDA SOPRA IL DIVANO

Ombre che muovono
alla fiamma delle candele
e la stanza, nella penombra
profuma di intensa lussuria.
 
Io adoro i pensieri scabrosi
che nascondi nel tuo sorriso
li sento crescere, gridare
seppure tu rimanga silente.
 
Anima nuda sopra il divano
e la bellezza straordinaria
tu accarezzi le tue intimità
e mi ecciti, e mi rendi folle.

 
Lo sguardo con cui mi guardi
è una trappola per i miei sensi
ed il mio pene ne paga dazio
indurisce fino a farmi male.
 
E ti amo come non credevo
con la mia carne dentro la tua
con il desiderio che mi sovrasta
e mi conduce nel profondo di te.

  N° 4755 - 18 ottobre 2022

                                             Il Custode

domenica 16 ottobre 2022

AETERNUM

Vorrei ricordarti
così come tu fosti
madre severa e dolcissima
che la malvagità
davvero non ti si addiceva
e le parole erano sagge
seppure grezze ed antiche.
 
E sia, madre
tu hai fatto il tuo tempo
e benché io capisca
che era il momento di andare
egoisticamente
forse non ero pronto
a vederti affrontare l’oblio.
 


E mancherai
sopra la punta del cuore
e nel profondo dell’anima
ma resterai nei pensieri
tu, il germoglio di un amore
destinato a vivere
in eterno e per sempre…

  N° 4754 - 14 ottobre 2022

                                               Il Custode

MORTE CHE CONSUMA

Non riesco più a respirare
‘ché i polmoni mi dolgono
e temo che anch’io morirò
come molti qui, nella riserva.
 
Da quando sono costretto
a scavare nella miniera
ho malanni sempre più intensi
ed incubi assai ricorrenti.
 
Che cosa ne farà l’esercito
dell’uranio da noi estratto?
Si dice che serva a produrre
ordigni sempre più distruttivi.
 


Mi sento ogni giorno più debole
in balìa d’una morte subdola
che lentamente mi consuma
e che pure appare invisibile.
 
Che cosa mai penseranno
i miei impavidi avi navajos
adesso che io sono alla mercé
di politici avidi e senza coscienza?
 
Ma scenderò ancora ed ancora
a scavare nella miniera
fino a che avrò fiato in corpo
e rassegnazione nella mia anima.

  N° 4753 - 11 ottobre 2022

                                               Il Custode

PIOGGE ASIATICHE

Arriverà il monsone
ed io affonderò nel fango
così sarà per il nemico
che tenterà di salire la collina
per strapparmi via la vita.
 
Arriverà, ed il Mekong
brillerà di cerchi concentrici
ed il loto verrà sferzato
da gocce grandi ed intense
che piegheranno il bambù.
 
Chissà che cosa porterà
quella pioggia consistente
quanto una lama affamata
di anime e brandelli di carne
sparse ai piedi degli alberi.
 


Io resterò col mio fucile
compagno fra le trincee
mentre gli aironi alla rinfusa
sfuggiranno l’ira della natura
volando oltre il cielo del Vietnam.
 
Chissà se arriverà la mia fine
fra i germogli delle risaie…
certo io non so immaginare
come sarà la mia morte
e quanta sofferenza mi porterà.
 
Ogni pensiero è superfluo
sotto il meriggio grigio ed oscuro
sicché io non voglio pensare
ma lascerò decidere al karma
come e perché dovrò morire.

  N° 4752 - 9 ottobre 2022

                                          Il Custode

LA RIVOLTA DEGLI DEI

Sconfitto fu, alfine Zeus
dinnanzi alla spada di Ares
che la rivolta degli dei
tramò nel totale silenzio.
 
Resi esausti dalle vessazioni
del Re di tutto l’Olimpo
suggerì loro, Athena la saggia
come spodestare il tiranno.
 
Sicché giunsero, i rivoltosi
spalleggiati dal dio Poseidone
fratello dall’immenso rancore
ambizioso pe’ il volere regnare.
 
S’alzarono alte, le fiamme
frutto dell’ira di Efesto
nel mentre Apollo suonava
la più lugubre delle melodie.
 


E piangeva Afrodite, la bella
sconvolta dalla violenza
di Artemide che senza pietà
scagliava frecce contro il genitore.
 
Nascosta nel palazzo reale
Era cercava la salvezza
sino all’arrivo di Ade
il quale le offrì protezione.
 
Esiliati nell’oltretomba
i sovrani persero il trono
fu posto Ermes a vigilare i confini
affinché essi non ritornassero.
 
Ed i mortali, dai loro villaggi
tremarono per la paura
allorché, osservando sul monte
compresero giunta la fine.

  N° 4751 - 9 ottobre 2022

                                            Il Custode

IO HO BISOGNO

Io ho bisogno
però mi perdo
e le parole restano
ombre evanescenti.
 
Ascolto e penso
eppure faccio fatica
la mente mi suda
arranca come in salita.
 
Scendesse la pioggia
avrei dove nascondere
il fango che fuoriesce
dall’anima mia ferita.
 


Aspetto e rimugino
immagino cosa mi manca
frattanto non mi ricordo
sicché rimugino ancora.
 
Ma non importa
la luna è nel cielo
bellissima e maestosa
cos’altro potrei volere?

  N° 4750 - 8 ottobre 2022

                                              Il Custode

SULLA MONTAGNA

Certo che io lo so
tu sei sulla montagna
pronto a colpirmi
con tutto il tuo odio.
 
Non entro nel merito
su chi fra noi due
avrà gli onori oppure il fango
che la Storia elargisce.
 
So che tu mi aspetti
col mitra in pugno
ed affronti fame e freddo
finanche la paura.
 


E sia, siamo nemici
figli della stessa Patria
ma divisi da contrapposti ideali
chissà chi di noi è nel giusto.
 
Forse moriremo entrambi
o forse sopravvivremo
con gli onori oppure il fango
che la Storia elargirà.

  N° 4749 - 7 ottobre 2022

                                               Il Custode

mercoledì 5 ottobre 2022

A TE CHE...

A te che hai pianto
per chi tu hai perduto
e non può ritornare
...e cosa sarà questa vita
che manco le lacrime
fanno più germogliare.
 
Tu che posi un fiore
sopra un’antica lapide
e nel frattempo il sole
con molto garbo e rispetto
si fa da parte
e soffre del tuo dolore.
 


A te, silente
poiché parlare è stupido
che la sconfitta più grande
oramai l’hai già affrontata
e l’anima tua è in frantumi
per un bambino, un amore.
 
Tu che a volte sorridi
ma è follia, forse finzione
e nella notte più scura
rammendi i buchi nel cuore
a te che vivi…
ma vorresti soltanto morire.

  N° 4748 - 5 ottobre 2022

                                           Il Custode

martedì 4 ottobre 2022

UN DIPINTO

Sei bella tanto da ipnotizzare
i miei occhi che svernano in te
nel salone del museo deserto
con la sera preda del cielo
ed il buio che viaggia le strade.
 
Nessun rumore, soltanto silenzio
l’atmosfera diventa inquietante
attorno a me ombre e scintille
e una angoscia molto profonda
che mi fa implodere il cuore.
 
All’improvviso tu prendi vita
altezzosa nel tuo sguardo antico
quei tuoi tratti hanno un profumo
che rammenta un antro d’inferno
ed ogni anima che vi si agita.
 


Tu sorridi dalla tua tela
un sorriso che pare un artiglio
il tuo dipinto è alquanto sinistro
che sia disegnato da un alchimista
oppure frutto di una maledizione.
 
Infine scendi dalla cornice
mesmerizzato, io sono perduto
fra le tue braccia è il fuoco che arde
mentre il tuo bacio è ghiaccio e veleno
che mi traghetta verso la morte.

  N° 4747 - 4 ottobre 2022

                                          Il Custode

lunedì 3 ottobre 2022

PIANTO DI FUMIKO

Ti ho amato così tanto
da non sapere più quanto
sicché ho contato le lune
dacché mi fosti nel cuore.
 
Poi giunse il grande gelo
improvviso come fa il vento
ed i tuoi occhi di onice nero
smisero di guardare i miei.
 
Seduta nella posizione del loto
io piansi dinnanzi al Buddha
mentre l’incenso che ardeva
mi inceneriva anima e lacrime.
 


Eppure tu avevi promesso
una leggenda che non aveva fine
cosa ne fu del millantato amore
e della tua dignità ingannevole?
 
E grida, nel cielo, l’airone
io, intanto, non ho nulla da dire
il cuore è porcellana scheggiata
che rende il kintsugi una falsità.
 
Ti ho amato così tanto
da smettere d’amare me stessa
adesso, e chiusa nel mio silenzio
richiamo a me i pietosi shinigami.

  N° 4746 - 3 ottobre 2022

                                             Il Custode