Ancora calcano la strada
che non gli appartiene più
giacché non trovano il sentiero
che le conduca verso la luce.
Sono invisibili anime
adesso svanite dentro l’oblio
divorate in giovane età
dagli orchi oppure dal destino.
Hanno ricordi che saettano
dentro i loro occhi spenti
quei bambini oramai sperduti
in qualche anfratto freddo e vuoto.
Cicatrici assai profonde
nel fondo del cuore disperato
di chi li ha amati immensamente
dopo li ha visti andare via.
Sono invisibili anime
che vorrebbero tornare a casa
ma, ahimè, appartengono alla morte
ed ancora non si spiegano il perché.
N° 4707 - 29 maggio 2022
Il Custode
Scrivimi il tuo silenzio
sopra un fazzoletto sgualcito
ogni ruga dei suoi rammendi
avrà il profumo della tua voce
e sfumature di vecchi rimpianti.
Ricorda ai ricordi che amore fu
la tua ombra sulle mie labbra
che era brezza ed era tempesta
e nello stagno dentro i tuoi occhi
aveva il riflesso della disperazione.
Ama ancora il tuo pensiero unico
benché l’intransigenza sia un reato
nel quale tu, come fossi ninfea
affondi sotto il peso dell’acqua
e non ritrovi più la superficie.
Io rammenterò la tua eco
che sbatte dentro un’arbanella
fino ad incrinarne le deboli pareti
farle diventare frammenti di vetro
che si infilzano sopra il mio cuore.
Sarai, poiché non potevi essere
tu, però, non lo dire a nessuno
e quel rimpianto nella tua gola
sembrerà un tumultuoso respiro
mentre è il grido del tuo dolore.
N° 4706 - 28 maggio 2022
Il Custode
Ancora un ultimo sorso
dopo tornerò a te
e terminerò il lavoro
porrò fine al tuo dolore
alla tua splendida agonia.
Giusto tre gocce di sangue
da mescolare al mio vino
e sentirò la tua vita
fluire nelle mie vene
tu sarai del tutto mia.
Smetti i tuoi lamenti
che scheggiano il silenzio
di questa sera bellissima
di questa luna che crolla
ed implode sopra le case.
La sento sulle mie labbra
questa voglia irrefrenabile
di strappare via il tuo cuore
ad ogni mio tocco al calice
colmo dei tuoi ultimi gemiti.
Ancora un ultimo bacio
dopo scorderò il tuo nome
persino la stupenda illusione
di avere pensato un solo istante
d’averti amata davvero.
N° 4705 - 22 maggio 2022
Il Custode
Ho voglia, e ne ho tanta
ed il tuo sguardo
davvero mi manda in estasi
atterrito…terrorizzato
in balìa degli ultimi spasmi.
Tu stai per morire
è questa la tua paura?
Sicché io prendo il coltello
e con la sua punta fredda
percorro l’intero tuo pube.
Adesso respiri più forte
raffiche di uragano
tanto che io non vorrei
prolungare la tua agonia
che pure è assai eccitante.
Dimmi che cosa sogni
frattanto che ti stai spengendo
ora che zampilla il sangue
e tu, mentre tossisci
ingurgiti persino l’anima.
Addio…lo dico a malincuore
la tua morte è stata poesia
un’apoteosi di brividi
tanto che io ti contemplo
ed ho voglia di ucciderti ancora.
N° 4704 - 18 maggio 2022
Il Custode
Poi te ne andasti in silenzio
lasciando sopra il mio volto
un’ombra fatta di ghiaccio
e che era talmente insolente
da violarmi le pareti del cuore.
Frattanto intrecciavo i ricordi
perso il conto io ricominciai
c’era il sole, in qualche anfratto
che però non m’apparteneva
fu allora che diventai tenebra.
Quella straordinaria follia
di averti in punta di labbra
io la scrissi con il carboncino
ma il vento portò via il foglio
ed allora non la lessi più.
Sprofondato sopra la sedia
bevetti birra per potermi quietare
ma la cucina rimase spoglia
del tuo profumo, della tua voce
e di ogni cosa che portasti con te.
N° 4703 - 17 maggio 2022
Il Custode
Presumo sia questa
l’anticamera senza speranza
che conduce all’inferno
qui dove, oltre i cespugli,
cianciano malvagi folletti.
Figure fatte di fiamma
posano gli occhi sinistri
sopra il mio sguardo atterrito
e come schegge di vetro
tranciano le mie pupille.
Mi dissero di non fidarmi
del tuo velenoso sospiro
ma sulle tue labbra, il profumo
mi ricordava la luna
scesa a sfiorare il mare.
Adesso che sono morto
non ho più grandi pretese
soltanto io vorrei sapere
quando smetterà la mia anima
di vagare a vuoto l’oblio.
N° 4702 - 13 maggio 2022
Il Custode
Se non avessi il mare
lo cercherei sui tuoi seni
in te, che sola sai darmi
la pace della risacca
ed uno sguardo d’amore
che non sapevo esistesse.
E fra le mie labbra di sale
io avrò un bacio profondo
le onde lo porteranno
al centro della tua pelle
là troverà la sua dimora
ed un posto dove svernare.
Intanto la luna si posa
al centro dell’orizzonte
il suo riflesso si impone
e ti accarezza i capelli
lo scosto via con le dita
e vedo la tua bellezza.
E sugli scogli, la sera
lascio che l’intero mondo
si perda alla deriva
insieme ai suoni e alle luci
tu ed io, e nessun altro
è tutto ciò che desidero.
N° 4701 - 12 maggio 2022
Il Custode
Di ritorno ai miei occhi
sei stata via troppo a lungo
tanto che adesso
mentre guardo il tuo viso
a stento ne riconosco le rughe.
Però tu c’eri sempre
e a me questo bastava
al punto che le mie parole
restavano chiuse in un canto
per poi diventare pensieri.
Quale che fosse il ricordo
tu lo scegliesti con cura
lo stesso fu per l’inchiostro
con il quale, come un tatuaggio
lo imprimesti sulla mia anima.
Adesso adoperi il sorriso
come fosse una rete da pesca
ma non puoi, anche volendo
trascinarmi verso le onde
e dopo sul fondo del mare.
La delusione fa male
quanto smarrire i propri sogni
eppure, io ne sono certo
che cercando nelle tue tasche
ne troverai diversi frammenti.
N° 4700 - 10 maggio 2022
Il Custode
Tutto ciò che rimane
è un astratto pensiero
e chiunque tu fosti
i posteri racconteranno.
Sia la morte, o eroe
al tuo sacrificio inutile
di giocarti il destino
per compiacere i potenti.
Sarai cenere e lacrime
poi soltanto un ricordo
le medaglie sul petto
spetteranno ai tuoi generali.
Di certo avrai sofferto
e chissà se nell’ultimo istante
hai finalmente compreso
di essere stato uno stupido.
Sia la morte, o illuso
prossimo, oramai, a scoprire
che il paradiso promesso
non era che una mera illusione.
N° 4699 - 6 maggio 2022
Il Custode
Sii libero di pensare
ed esprimere il tuo pensiero
diffida di chi, con le lusinghe
intende comprarti l’anima.
Lotta per quello in cui credi
con le armi, con la parola
‘ché nessuno abbia il diritto
di ridurti in schiavitù.
Sputa ed impreca, se occorre
non farti mai calpestare
che senso ha sprecare i giorni
a strisciare come le serpi?
Morire…è nel destino
conta farlo con dignità
che si fotta la resistenza passiva
la dottrina è la ribellione.
Sii libero di dissentire
e difendere i tuoi diritti
e non interessarti alla vita
di chi non rispetta la tua.
N° 4698 - 5 maggio 2022
Il Custode
Nettare caldo
l’odore del tuo desiderio
il mio palato ringrazia
i sensi, come fossero polline
impregnano l’intera stanza.
Scivola sulla mia lingua
e Cristo, che confusione!
l’estasi fra le mie labbra
negli occhi la tua bellezza
e la bellezza dell’eccitazione.
Sdraiati, per nulla esausti
da questa lotta d’amore
io sperso nella tua fica
il cazzo nella tua bocca
noi, vele spiegate verso il piacere.
Ti sento venire in me
e questa è l’apoteosi
una sensazione magnifica
sulla quale riposo un istante
dopo ho voglia di ricominciare.
N° 4697 - 3 maggio 2022
Il Custode
Ci siamo evoluti
attraverso le epoche
adesso siamo migliori
divinità incontrastate
padroni di questo pianeta.
Abbiamo pregi da vendere
persino alcuni difetti
e talento nello sfruttare
quello che Natura ha creato
ahimè, non solo per noi.
Siamo creature ingegnose
dall’intelletto maestoso
capaci nell’inventare
marchingegni assai complicati
per dare la vita o uccidere.
Eppure, in fondo all’animo
siamo rimasti selvatici
animali pronti a combattere
per conquistare le terre
per sottomettere gli altri.
Abbiamo bisogno costante
di credere nell’invisibile
di lasciare che scaltri regnanti
ci indichino il nostro cammino
…ci siamo evoluti?
N° 4696 - 1° maggio 2022
Il Custode