Infine si alzò
il vento
sopra le foglie morenti
e sotto le foglie, la cenere
prese la forma di un uomo
che non era scampato alla torre
ed alla follia dei nazisti.
Egli aveva
abusato del cielo
che lo cullò nel suo grembo
nei giorni di neve emaciata
nelle notti dalla fredda luna
adesso ritornava a posarsi
tra i seni della madre terra.
Omosessuale,
persino giudeo
non vi era nulla di peggio
ma lui, tramortito dal gas
non rammentava le fiamme
che, donne da postribolo infimo
lo avvolsero tra le loro braccia.
Oramai
trascorso il dolore
siccome gli insulti e l’inedia
affascinato dalla nenia dei grilli
rovistò tra i residui ricordi
e sentì ancora intenso il profumo
dei sorrisi perduti distanti.
Un’ombra
dietro le nuvole
egli discese sopra i luoghi natii
non si aspettava di affrontare la vita
che le aveva voltato le spalle
ma sotto gli sterpi e le bacche
finalmente ritrovò la sua anima.
N° 3330 - 3 novembre 2017
Il Custode
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