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domenica 8 ottobre 2017

LEGGENDA DI UN CACCIATORE

...Ed il lupo seguì cappuccetto
oltre la radura, la cascata ed il lago
fino al centro dell’oscura foresta
dove il sole non osava entrare.

Quando vide il cacciatore arrivare
i suoi occhi di gemme pacifiche
diventarono come dardi infuocati
scagliati alla volta dell’uomo.

Era colui che abbandonò Biancaneve
a morire di stenti ed inedia
dopo averne abusato del corpo
che la colpa ricadde sui sette nani.

Sicché gridò a lei di fuggire
proteggendola da quelle mani protese
avide della sua pelle innocente
da farne scempio e miseri resti.

Però il cacciatore fu scaltro
e sparò alla testa del lupo
dopo abusò di quella bambina
e la lasciò agonizzante tra i fiori.

In un lampo si sparse la voce
dell’immensa tragedia accaduta
ed accorsero persone e poi cerbiatti
tutti ebbri di ira e dolore imponente.

Ed essi giunsero all’oscura foresta
dove il lupo giaceva in un canto
il cacciatore stringeva al suo petto
il sanguinante cadavere di cappuccetto.

E fu così che nacque la leggenda
che ne fece un impavido uomo
che aveva affrontato ed ucciso la bestia
divoratrice di giovanissime vittime.

Portato in trionfo al villaggio
l’eroe fasullo e dal sorriso beffardo
si compiacque dell’enorme ignoranza
dei villici che lo onoravano ed acclamavano.

E tornò spesso all’oscura foresta
belva in attesa tra la vegetazione
di un nuovo lupo da sacrificare
per poi abusare di un’altra bambina.

  N° 3328 - 8 ottobre 2017

                                              Il Custode

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