nella notte di poche stelle
però solcata da mille lucciole
e che odora di menta
e profuma di aghi di pino.
Ti penserò forte
quanto un mulinello nell'acqua
che borbotta parole e silenzi
all'orizzonte fatto di vento
che sbuffa nel carezzare le onde.
T'amerò con devozione
che il mio cuore in clausura
sarà pregno d'ogni tuo sguardo
e la tua voce diverrà dogma
sulle note di una melodia barocca.
Conserverò il tuo calore
in un otre rubato all'Olimpo
gli dei non ne saranno contenti
però niente e però nessuno
potranno farmi scordare di te.
N° 5220 - 15 agosto 2024
Il Custode
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