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venerdì 23 febbraio 2018

NEGLI OCCHI


Hai la bellezza negli occhi
di chi ogni volta sa vincere
e conquistare l’amore
anche soltanto a pensarlo.

Io resto supino in un canto
come un gatto sopra il cuscino
e mi nutro di quelle tenebre
dipinte dentro il tuo sguardo.

Sicché il tuo silenzio mi cerca
dopo impara dove trovarmi
dove il mio cuore impazzisce
ed arranca sopra il tuo viso.

Io annaspo privo di dignità
e dimentico di essere uomo
ti supplico e ti elemosino
ancora una volta al mio fianco.

Sconfitto…ma appagato di te
non esiste morte più dolce
da raccontare alla luna
nel viaggio incontro all’oblio.

  N° 3348 - 22 febbraio 2018

                                                   Il Custode

giovedì 15 febbraio 2018

LA PROCESSIONE

Durante la notte di vento
e lampi come artigli di luce
s’avanza, la processione
marea che taglia le tenebre.

Tuoni ed imprecazioni
salgono a pungere il cielo
incatenati, i santi ed i preti
diretti alla loro ultima meta.

Emersi dagli inferi, i demoni
pregustano l’odore di morte
le croci, oramai capovolte
bruceranno la gente di Chiesa.

Sono creature assetate di sangue
che sbirciano da oltre i cespugli
le anime di streghe assassinate
vittime dell’inquisizione ignorante.

Giunta alla radura nel bosco
si arresta, la processione
i santi ed i preti malvagi
scagliano le loro maledizioni.

Dopo muoiono tra molti supplizi
invocando il loro Signore
ma sorridono le streghe ed i demoni
poiché Dio è uno di loro.

  N° 3347 - 14 febbraio 2018

                                                   Il Custode

sabato 3 febbraio 2018

L'OMBRA NEL VENTO

Io sono parte del vento
e col vento buco le nuvole
sicché adesso posso sbirciare
oltre le ciglia del cielo
e godere di una vista bellissima
verso i laghi e le pianure.

La mia anima è rarefatta
il mio corpo una spiga di grano
e però sento ancora pensieri
e ricordi oramai evanescenti
il brusio delle cicale in amore
mi distrae dai vecchi rimpianti.

Brevi istanti prima del nulla
quanto il volo di una falena
ora io viaggio incontro alla luna
e per farlo scanso le stelle
sarà la notte, dopo, forse, la luce
oltre ancora solamente l’oblio.

Mi dispiace di essere morto
ma avevo piaghe e cicatrici
proprio sulle pareti del cuore
laddove diventò solo un graffito
il bisogno d’essere amato
il desiderio d’essere odiato.

  N° 3346 - 2 febbraio 2018

                                                 Il Custode